Porto-Roma e gli insulti razzisti al calciatore della Lazio Caicedo

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L'attaccante, grande protagonista dell'ultimo derby, aveva commentato ironicamente l'eliminazione dei giallorossi dalla Champions

Per come è arrivata l’eliminazione dalla Champions League della Roma è scontato il malumore dei tifosi giallorossi. Quel rigore non concesso, neanche con il Var, nei minuti di recupero del secondo tempo supplementare ha gridato e griderà vendetta. Una rabbia giusta che, però, poi si sfoga sui social che – come spesso accade – si trasformano nel più bieco sfogatoio irrazionale. E così è bastato un tweet ironico dell’attaccante della Lazio Felipe Caicedo per scatenare gli insulti e gli epiteti razzisti. Come da tradizione.



Il calciatore biancoceleste al termine del match che ha sancito l’eliminazione dalla Champions League della Roma per mano del Porto ha lasciato un tweet con due emoticon che dileggiavano, senza alcun insulto, la squadra giallorossa. Un post che ha fatto molto piacere ai tifosi della Lazio, ma ha attirato anche le ire degli sconfitti, ancora segnati anche dal derby perso domenica sera.

 



Felipe Caicedo insultato per uno sfottò

Ed ecco che lo sfogo libero parte nei confronti di Felipe Caicedo. Ovviamente il tema principale non diventa il cosiddetto fattore campo, ma il colore della pelle dell’attaccante biancoceleste. Allusioni a luoghi comuni razzisti che contraddistinguono anche diversi cori in giro per gli stadi italiani. Da chi lo paragona a una scimmia, passando per chi vuole «dargli 2 euro» per farsi pulire i cerchioni della propria automobile, fino ad arrivare a chi usa l’emoticon della banana con un chiaro riferimento.

Dal razzismo all’augurio per la sua morte

Oltre ai più classici epiteti razzisti, contro Felipe Caicedo anche altri insulti più generali, non relativi al colore della sua pelle. C’è chi gli augura la morte, chi dice che la madre sia una donna di facili costumi e chi lo definisce un poraccio. Come al solito, oramai, il calcio sui social diventa il più mero sfogatoio delle frustrazioni e chi non ha argomenti decide di utilizzare insulti e razzismo nel quotidiano.

(foto di copertina: ANSA/ANGELO CARCONI)