In piazza si scende contro il fascismo. Facebook lo salva: «Non viola gli standard»

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Spesso i contenuti che inneggiano Mussolini e fanno apologia non violano la privacy

A Roma oggi si terrà “Mai più fascismi”, l’evento promosso da oltre venti associazioni e partiti, dall’Anpi al Pd, dalla Cgil, che sarà presente con Susanna Camusso e tutta la segreteria nazionale, all’Istituto Alcide Cervi, da Liberi e Uguali, a Libertà e Giustizia alla Uisp. Eppure se in piazza si grida no alla deriva della estrema destra su Facebook Mussolini circola ovunque. Così come gli inni al fascismo e le varie apologie. Perché non violerebbero gli standard della comunità.



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Ne ha parlato oggi Filippo Femia, su La Stampa:

Con un finto profilo abbiamo seguito e segnalato 25 gruppi.
In meno di 12 ore arriva la risposta di Facebook: quattro pagine vengono rimosse per incitamento all’odio. Negli altri casi
il social ritiene che i contenuti «rispettano gli standard della nostra comunità». E suggerisce la soluzione: «Togli “mi piace”
alla pagina». Un po’ come dire: voltati dall’altra parte e il problema sparisce. «Per rimuovere le pagine che inneggiano al
fascismo – spiega Laura Bononcini, responsabile della policy di Facebook Italia – serve una segnalazione alla polizia postale
o all’Unar (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale, ndr). A quel punto procediamo». Ma è evidente che il meccanismo
sia inadeguato, specie in un clima politico avvelenato come quello di questi giorni.