Bufera su Francesco Facchinetti: «Bella Ciao è divisiva, condivido chi non la canta al Concertone»

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Le sue parole sollevano un polverone sui social network

Si solleva il polverone su Francesco Facchinetti – in arte Dj Francesco – dopo le sue parole all’agenzia di stampa Adnkronos su Bella Ciao. Secondo il cantante e produttore, figlio dell’ex componente dei Pooh Roby Facchinetti, il canto partigiano sarebbe troppo divisivo e non andrebbe cantato durante le manifestazioni pubbliche come il concertone del Primo Maggio.



Facchinetti dice che Bella Ciao è una canzone divisiva

«Non guardo il Concertone per scelta perché non approvo quando si mischia la politica con la musica. Condivido chi non approva la scelta di suonare ‘Bella Ciao’ al Concertone – ha affermato Facchinetti, dopo aver ascoltato le note di Bella Ciao suonate dall’arpa al Primo Maggio di piazza San Giovanni a Roma -. Quando si mette a contatto la musica con la politica va a morire il senso primordiale musica».

Francesco Facchinetti, poi, ha insistito sul concetto della divisione tra musica e politica, continuando nel solco della sua critica a canzoni come Bella Ciao, simbolo non solo delle lotte partigiane, ma di tutte le grandi manifestazioni di piazza, diventata un vero e proprio di una certa parte politica italiana: «La musica è nata dall’esigenza degli schiavi che avevano bisogno di comunicare tra di loro e trovarono nella musica l’unico modo per farlo – ha affermato Facchinetti – Pensare che la musica possa diventare un modo per fare politica mi fa rabbrividire come i comunisti che litigano tra loro per il 25 aprile».



Il coro di proteste contro Facchinetti

Su Twitter, in breve tempo, l’hashtag #Facchinetti è diventato trending topic. Sono tante le persone che hanno voluto esprimere la propria idea in merito alle parole del cantante de La Canzone del Capitano (dove per Capitano non si intende Matteo Salvini). Il coro delle critiche è molto nutrito, ma c’è anche chi si dice d’accordo con l’idea di Facchinetti, sostenendo di voler andare controcorrente rispetto all’idea della maggior parte delle persone.

(Foto: ANSA / Riccardo Dalle Luche)