Due operai sono morti in seguito all’esplosione di un’autoclave in un serbatoio utilizzato come essiccatoio di farine alimentari per animali domestici. L’incidente è avvenuto domenica mattina presso la Ecb Company srl, un’azienda di mangimi di Treviglio, in provincia di Bergamo. Le vittime sono Giuseppe Legnani di Casirate D’Adda e Giambattista Gatti di Treviglio. I due erano stati chiamati in azienda per un sopralluogo, dopo l’allarme lanciato da alcuni cittadini che avevano sentito un cattivo odore nell’aria.
Dopo l’incidente sul posto sono intervenute due squadre dei vigili del fuoco del distaccamento di Treviglio e di Dalmine, personale del 118 e carabinieri della locale Compagnia. Ad esplodere sarebbe stata un’autoclave dove vengono effettuate operazioni di bollitura ed essiccazione di materiale organico destinato poi alla produzione di mangime per allevamento. I vigili del fuoco con il loro intervento hanno inizialmente provveduto al raffreddamento dell’impianto e dell’area interessata, in modo da poter poi operare in condizioni di sicurezza. Dopo l’esplosione è stato consentito l’accesso all’interno del plesso solo ai vigili del fuoco per la cospicua presenza di anidride carbonica, mentre la zona è stata interdetta al resto dei soccorritori. Le salme delle due vittime sono state portate via dopo le 15, scortate da polizia e carabinieri, e trasferite all’istituto di medicina legale di Bergamo, per essere sottoposte ad esame autoptico. La procura avrebbe aperto un fascicolo per omicidio colposo.
Annamaria Furlan, segretaria generale della Cisl, ha affermato: «Esprimiamo il nostro più profondo cordoglio per gli operai deceduti oggi a Treviglio. Il giorno di Pasqua è stato funestato da un’altra inaccettabile tragedia sul lavoro. In questo momento doloroso la Cisl è vicina alle famiglie che hanno perduto i loro cari e ai loro colleghi». «In quello che dovrebbe essere un giorno di festa – ha aggiunto la sindacalista – ci ritroviamo a fare i conti, ancora una volta, con tragici incidenti nei luoghi di lavoro: un grido d’allarme verso istituzioni e imprese chiamate a costruire una nuova cultura della sicurezza e della prevenzione».
(Immagine di copertina da Google Maps)