Incubo sulle Dolomiti, un uomo non identificato minaccia: «O mi fate una statua o regalo ai vostri bambini liquirizie piene di chiodi»

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Una minaccia inquietante

«Una statua per Erostrato? Come no, al cimitero». Sono queste le parole dei cittadini dei centri abitati delle Dolomiti che sono letteralmente imbufaliri contro un uomo dal volto e dall’identità ignota, che lascia sacchetti contenenti liquirizie e chiodi davanti alle scuole dell’infanzia, che chiede – nei suoi bigliettini lasciati vicino ai luoghi dei misfatti – di ottenere una statua e che si firma Erostrato, come il pastore di Efeso che incendiò il tempio di Artemide, una delle sette meraviglie del mondo antico.



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EROSTRATO, SCATTA L’ALLARME PER I GESTI DELLO SCONOSCIUTO

Tutta l’area intorno al comune di Santa Giustina, in provincia di Belluno, è in allarme. Già dall’estate scorsa si erano ripetuti piccoli incendi dolosi, sempre accompagnati da lettere contenenti messaggi minatori e polverina bianca. Ora, però, l’episodio delle caramelle e dei chiodi ha fatto scattare qualcosa. In tutta la provincia è caccia all’uomo.

Il suo profilo è inquietante. Conoscitore della storia e della letteratura classica, si fa beffe delle forze dell’ordine citando il Miles Gloriosus di Plauto (il «soldato fanfarone»). Nei suoi biglietti scritti con caratteri molto acuti – qualcuno li ha definiti «runici» – parla dell’Anticristo, della seconda lettera di San Paolo ai Tessalonicesi in cui si annuncia la fine del mondo. E poi chiede che gli venga innalzata una statua.



EROSTRATO, I MESSAGGI INQUIETANTI

«Dovete aver paura per i vostri figli» c’era scritto nell’ultimo e drammatico messaggio, seguito proprio all’episodio del sacchetto di liquirizie contenente chiodi, lasciato all’ingresso della scuola dell’infanzia Gianni Rodari di Cergnai. Inoltre, l’uomo misterioso ha inviato diverse lettere anche a cittadini di Cesiomaggiore e persino a un giornalista (sempre lo stesso) del Corriere delle Alpi.

Si teme, visto che la stessa area in passato ha subito episodi analoghi, che in circolazione ci sia un altro Unabomber. Per alcuni versi, infatti, l’azione di Erostrato ricorda quella dell’uomo che tra gli anni 90 e i primi anni 2000 inseriva dei piccoli esplosivi all’interno delle bottiglie d’acqua dei supermercati, scatenando una vera e propria psicosi.



Lo sconosciuto della provincia di Belluno, la cui azione per mesi è stata tenuta sotto controllo ma senza eccessivi allarmi, ora sembra aver cambiato target, lanciando messaggi espliciti che preoccupano le famiglie dei bambini della zona.