Nuova grana per Virginia Raggi: si dimette il presidente dell’Assemblea Capitolina che aveva sostituito De Vito

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Enrico Stefano in rotta per il poco potere provocato dal suo ruolo di vicario

Non c’è pace per Virginia Raggi. Dopo le polemiche a distanza con Matteo Salvini, l’emergenza rifiuti, le buche, gli alberi che cadono – anche ieri un nuovo episodio con un ramo caduto sulla banchina del Tevere investendo una intera famiglia anche due bambini di due anni e di tre mesi trasportati in codice giallo all’Ospedale Bambino Gesù – ecco che arriva una nuova grana in Campidoglio: questa mattina Enrico Stefano (Movimento 5 Stelle) si è dimesso dalla carica di presidente dell’Assemblea Capitolina. Solo tre mesi fa aveva preso il posto di Marcello De Vito arrestato per corruzione.



Il passo indietro è stato comunicato dall’ormai ex presidente dell’Assemblea Capitolina. I motivi di questa scelta sono dettati dal non aver avuto l’opportunità di avere un pieno potere per via della sua posizione di vicario. Qualora le accuse contro Marcello De Vito dovessero cadere, infatti, lui tornerebbe il titolare ufficiale della poltrona più importante dell’Aula Giulio Cesare in Campidoglio. Questa fase di stallo, infatti, non ha permesso a Enrico Stefano neanche di costruire un ufficio di presidenza tutto suo, rendendo il suo ruolo solo di facciata.

Enrico Stefano lascia la presidenza dell’Assemblea Capitolina

In sintesi: Enrico Stefano avrebbe deciso di non voler essere più un tappabuchi in attesa del pronunciamento della magistratura nei confronti del titolare dell’Assemblea Capitolina che, dal canto suo, si è sempre detto innocente e per questo non si è mai dimesso dal ruolo di consigliere comunale. Per questo motivo questa mattina c’è stato il passo indietro, certificato da una lettera inviata a Virginia Raggi e ai capigruppo in Aula Giulio Cesare.



Il suo ruolo da presidente vicario sempre in bilico

Con un messaggio sul proprio profilo Facebook, Enrico Stefano ha reso pubblico il suo addio all’Assemblea Capitolina, ringraziando tutto il personale che in questi tre mesi lo ha aiutato. Non ha detto, però, le ragioni ufficiali che lo hanno portato a prendere questa decisione: «Oggi ho rassegnato le dimissioni dal ruolo di vice presidente vicario dell’Assemblea capitolina. A mente fredda spiegherò i motivi».

(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)