La storia si ripete, purtroppo. Negli ultimi tempi è diventata quasi una routine trovare sui social utenti con la bava alla bocca (o alle dita) pronti a lasciare commenti sferzanti – oltre il limite della decenza – sotto notizie che riportano malori, ricoveri o stati di salute non eccelsi di coloro i quali sono stati messi nel mirino e nella categoria di ‘nemici politici’. L’ultima a finire sotto questa etichetta – e vittima dell’oramai consueto hate speech dei social – è stata Emma Bonino.
Partiamo dalla notizia più importante. Emma Bonino ora sta bene. Avevano fatto preoccupare le sue condizioni di salute dopo un malore avuto durante l’Assemblea Nazionale di +Europa a Roma. Durante il suo discorso era apparsa in difficoltà, poi si è accasciata a terra ed è stata soccorsa sul posto. Per fortuna l’ex ministro degli Esteri (ora senatrice) si è ripresa ben presto e non ha dovuto richiedere l’intervento del 118. Uno spavento per lei e per tutte le persone accorse all’evento, ma alla fine nulla di grave nonostante le sue condizioni di salute non siano eccelse da diverso tempo. A questa, che è la notizia principale, si affianca la vergogna dei social.
«Ho no (scritto proprio così, con il verbo avere al posto dell’esclamazione ‘oh’, ndr) avreste dovuto aspettare ancora un po’ forse ci sarebbe rimasta». Oppure: «Prima possibile vai all’inferno. Il tuo posto giusto». Questo è il tenore di molti commenti apparsi sotto l’articolo pubblicato da La Repubblica sul malore di Emma Bonino di domenica a Roma. La denuncia social arriva direttamente dal profilo ufficiale di +Europa.
Impressionante serie di commenti che augurano il peggio a chi ha dato tutta se stessa per renderci più liberi, sfidando la corrente, senza mai risparmiarsi.
Siamo nati anche per questo: per battere l’odio e chi lo alimenta.
Ps: Emma sta bene e vi saluta tutti✌️#ForzaEmma pic.twitter.com/pVXUHyGa8e — Più Europa (@Piu_Europa) June 23, 2019
Ovviamente non potevano mancare i riferimenti a George Soros o ai complottisti della prima ora che ritengono – evidentemente dall’alto di un’esperienza personale inattaccabile – che il malore di Emma Bonino sia stata una messa in scena. Il motivo? Per non essere andata in ospedale. Certo, perché un abbassamento di pressione (di questo si è trattato) deve per forza prevedere il ricovero. Come al solito, purtroppo, è stato sdoganato l’insulto libero: quando non si hanno idee per contrastare chi la pensa diversamente ci si richiude all’interno della propria viltà.
(foto di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)