La Guardi di Finanza ha notificato il sequestro amministrativo cautelare per la nave Eleonore della ong tedesca Lifeline che ha forzato il divieto di ingresso nelle acque italiane e si sta dirigendo verso Pozzallo dove, a breve, attraccherà e potrà far sbarcare i cento migranti che ha soccorso a largo della Libia diversi giorni fa. Una decisione che, secondo quanto dichiarato dal capitano dell’imbarcazione Claus-Peter Reisch, è stata presa per via dello stato di emergenza che si era venuto a creare a bordo e per le condizioni del mare.
Le Fiamme Gialle hanno, dunque, preso il controllo della nave Eleonore e la condurranno al porto di Pozzallo. Una volta attraccati, le 100 persone soccorse saranno fatte scendere e accolte. Poi si procederà con il sequestro preventivo dell’imbarcazione per valutare e giudicare le violazioni del divieto firmato la scorsa settimana da Matteo Salvini e controfirmato (e approvato) da Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli, come espressamente indicato dal decreto sicurezza bis che prevede un triplice consenso affinché questo tipo di provvedimenti possa diventare effettivo.
E proprio sull’efficacia dei decreti voluti dalla Lega e da Matteo Salvini si è espresso il sindaco di Pozzallo, città che farà sbarcare le cento persone soccorse dalla nave Eleonore: «Diciamolo chiaramente: i decreti sicurezza non sono serviti a nulla – ha detto Roberto Ammatuna all’AdnKronos -. La situazione è di grandissima confusione ci si illudeva che tutto potesse finire con una politica rigida, ma è sbagliato. Alla fine si lasciano a bordo per giorni e giorni donne e bambini».
Ora lo sbarco dopo giorni passati in balia delle onde del Mediterraneo in attesa che Malta e Italia aprissero le proprie acque per far sbarcare quella gente soccorsa in mare. Il tutto dopo aver forzato un blocco per arrivare a una soluzione che, altrimenti, difficilmente sarebbe arrivata in tempi brevi.
(foto di copertina: Johannes Filous/dpa)