Sfera Ebbasta non può essere considerato il capro espiatorio di quanto accaduto a Corinaldo. Su quel palco ci sarebbe potuto salire chiunque, anche un personaggio meno noto. La stupidità del gesto – se dovesse essere confermata la storia della bomboletta di spray urticante lanciata sulla pista da ballo – si sarebbe potuta verificare anche in altre circostanze. Ma ci sono degli elementi che comunque vanno chiariti, anche per comprendere al meglio le dinamiche della tragedia.
Il 7 dicembre di Sfera Ebbasta è stato decisamente intenso. Oltre a essere il giorno del suo compleanno, erano anche 24 ore ricche di eventi. Dalla firma delle copie del suo album al Mondadori Megastore in piazza del Duomo a Milano (ore 14), fino ad arrivare ai due concerti della serata. Già, perché Sfera Ebbasta, il 7 dicembre, doveva suonare in due posti diversi, con un’ora soltanto – almeno da programma – a dividere i due eventi.
La Lanterna Azzurra di Corinaldo, ma anche l’Altromondo di Rimini. Due luoghi che, l’uno dall’altro, distano circa un’ora e un quarto di strada. In realtà, se si leggono gli annunci delle locandine preparate per i due eventi, Sfera Ebbasta sarebbe dovuto andare prima a Corinaldo e poi a Rimini. Alla Lanterna Azzurra, il concerto era previsto per le 22.05, a Rimini il trapper si sarebbe dovuto esibire alle 23.00.
Ovviamente, nella gestione di questi orari, Sfera Ebbasta c’entra poco. Sono gli organizzatori dei concerti a stabilire gli orari e, in questi casi, a volte si esagera un po’ con l’anticipo per permettere ai locali di vendere qualche drink in più. Ma il 7 dicembre questa tabella di marcia è stata letteralmente stravolta. Sfera Ebbasta, infatti, è andato prima a Rimini (dove ha iniziato a suonare intorno alla mezzanotte, salvo smettere intorno alla mezzanotte e mezza), prima di recarsi a Corinaldo. Dove non sarebbe arrivato prima delle due. Il suo tragitto in auto, poi, si è interrotto quando gli è stata comunicata la tragedia.
Chi sta nel mondo dei promoter sa bene i rischi che si corrono quando gli orari non vengono rispettati. Il pubblico di Sfera Ebbasta, composto per la maggior parte da giovanissimi (in molti casi minorenni), non è esperto di queste dinamiche. E la somministrazione di alcol nell’attesa anche a ragazzini di età inferiore ai 18 anni può aver inciso sulla dinamica della serata.
Sfera Ebbasta non può e non deve essere inserito nella lista dei responsabili di quanto accaduto a Corinaldo. Ma il sistema in generale, quello di un mondo dello spettacolo sempre più avido e sempre meno di qualità, dove si riescono a fare anche più ospitate in una sera, a discapito della musica e della bellezza dell’arte, deve per forza cambiare: il rispetto degli orari e delle regole, così come del pubblico, deve essere alla base di questi eventi.