La foto di Donato Telesca, scattata da Oliviero Toscani, censurata da LinkedIn

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L'immagine rappresenta la copertina del libro edito da Kimerik e scritto da Donato Di Capua sulla vita dell'atleta paralimpico

«Ti informiamo che il post che hai pubblicato viola la policy di LinkedIn». Messaggio stringato, inviato dal team di LinkedIn alla mail della casa editrice Kimerik. Il post rappresentava la card di presentazione del libro In Piedi, scritto da Donato Di Capua. Il testo parla della vita dell’atleta paralimpico Donato Telesca, la foto di copertina – uno scatto del fotografo Oliviero Toscani – ritrae l’atleta nudo, per sottolineare l’impegno del progetto contro ogni tipo di discriminazione. Un progetto che, evidentemente, si è dovuto scontrare con l’algoritmo di LinkedIn che non ha riconosciuto né l’elemento artistico, né il nobile fine del progetto.



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Linkedin censura la foto dell’atleta paralimpico Donato Telesca

«LinkedIn blocca una foto di Oliviero Toscani, abbiamo pubblicato un libro contro le discriminazioni e a favore di una reale integrazione di chi parte da una posizione svantaggiata – ha scritto su Facebook Gianfranco Natale, l’editore di Kimerik -. Abbiamo affidato questo soggetto al grande Oliviero Toscani. Stiamo parlando di un libro di Donato Di Capua in cui si parla di un campione para olimpionico, un ragazzo che solleva pesi e conquista medaglie, si scrolla così di dosso paure e timori. Cosa fa LinkedIn? Blocca il post e segnala la foto di Oliviero Toscani come inappropriata. In pratica LinkedIn discrimina il libro, l’autore e soprattutto Donato Telesca. È ingiusto. Sono arrabbiatissimo!».



Donato Telesca si è classificato sesto nel sollevamento pesi alle ultime paralimpiadi a Tokyo. La sua vita è un meraviglioso esempio di applicazione e dedizione. La foto artistica di Oliviero Toscani puntava ad abbattere ogni tipo di barriera architettonica. Ma non ha sfondato quel muro eretto dal social network professionale LinkedIn. Più che una barriera architettonica, una vera trincea digitale. Non è la prima volta che opere d’arte (la fotografia di Oliviero Toscani lo è, un libro è un’opera di ingegno) viene censurata dall’algoritmo di un social network: era successo già con Instagram e con Facebook, diversi musei si erano addirittura visti costretti ad aprire un account su OnlyFans per promuovere i pezzi con nudo artistico presenti all’interno delle proprie collezioni.

Ora, a questa lista si aggiunge anche LinkedIn con una superficialità che ha visto nell’atleta paralimpico lucano l’ennesima vittima di queste bizzarre policies e dell’intelligenza artificiale. A 24 ore di distanza dalla denuncia, nel feed LinkedIn della casa editrice Kimerik, la foto di copertina del libro su Donato Telesca ancora non ricompare.