Donald Trump ci ripensa: «Il cambiamento climatico esiste»

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Dopo anni di negazionismo anche Trump ammette che il "cambiamento climatico esiste", anche se procede in "entrambe le direzioni"

Contrordine. Dopo anni di negazionismo, tweet ironici sul maltempo e sberleffi agli ambientalisti, anche Donald Trump è costretto ad ammettere che qualcosa sta cambiando nel clima. Il cambio di prospettiva del presidente americano è stato esplicitato nel corso di un’intervista rilasciata nel corso del programma Good Morning Britain su Itv. «Credo ci sia un cambiamento del clima, e credo che questo cambiamento sia in entrambe le direzioni» ha dichiarato il presidente americano, lasciando intuire che il “cambiamento climatico” che ha in mente, è in parte diverso da quello accettato dalla comunità scientifica. «Credo che ci sia un cambio nel clima. È stato chiamato dapprima “Global Warming”, dopo cambiamento climatico, ora condizioni climatiche estreme» alludendo ai disastri naturali che continuano a interessare periodicamente anche gli Stati Uniti.



L’incontro con il Principe Carlo e la “semi-conversione” di Trump

A innescare il cambiamento di atteggiamento di Trump sembra essere stato l’incontro con il Principe Carlo, da tempo impegnato nell’attivismo contro il cambiamento climatico per le quali il Presidente americano ha avuto parole di elogio:  «Non lo fa per lui, ma e’ mosso dalla passione per le nuove generazioni, alle quali vuole assicurare un buon clima, sono d’accordo». E con Carlo Trump afferma di aver avuto una “grande conversazione sul cambiamento climatico” e di essere stato impressionato dal suo enorme altruismo: «È il Principe Carlo, uno nelle sue condizioni non ha alcun bisogno di preoccuparsi delle future generazioni, a meno che non si tratti di una persona a cui sta veramente a cuore il benessere altrui. Questo è quello che mi ha impressionato maggiormente».

Peccato che nella dichiarazione di Trump, in questo “cambiamento climatico bi-direzionale” manchino aspetti fondamentali come: l’importanza dell’impronta umana, il ruolo del consumismo e del consumo estensivo di fonti di energia fossili. Insomma, la conversione, sulla via di Buckingham Palace, è purtroppo incompleta.