Passano i giorni a appaiono sempre più chiare le responsabilità congiunte di Autostrade per l’Italia e Ministero delle Infrastrutture attorno al crollo del Ponte Morandi di Genova. L’Espresso ha pubblicato alcuni estratti della lettera inviata a Direzione vigilanza e al Provveditorato da parte del direttore delle manutenzioni della società, nella quale richiamava l’attenzione nei confronti delle criticità presentate dalla struttura. Una lettera che risale a sette mesi fa.
L’incipit dell’articolo pubblicato da L’Espresso recita: «Lo scenario del crollo del ponte Morandi ora cambia completamente. Dal 28 febbraio 2018 la Direzione generale per la vigilanza del ministero delle Infrastrutture, il Provveditorato alle opere pubbliche di Genova e la Direzione maintenance e investimenti esercizio della società Autostrade per l’Italia sapevano che il viadotto aveva problemi di sicurezza».
Il riferimento fatto da L’Espresso è a una lettera, il cui testo è stato pubblicato integralmente, che risale al febbraio scorso a firma Michele Donferri Mitelli, direttore della manutenzione della società Autostrade: «Dal momento che non abbiamo più avuto evidenza se siano necessari ulteriori approfondimenti e/o elementi integrativi Vi significhiamo di restare a Vostra disposizione qualora siano necessari chiarimenti e integrazioni in relazione agli aspetti tecnico-economici del progetto rappresentando, ancora una volta, l’urgenza che riveste la conclusione dell’iter approvativo dell’intervento».
Gli interventi a cui si fa riferimento il Donferri Mitelli sono gli accorgimenti, in termini di manutenzione e sicurezza del Viadotto Polcevera che – come indicato dai rapporti precedenti inviati sempre al Ministero – avrebbero dovuto riguardare uno snodo autostradale strategico e molto trafficato. Lo stesso direttore maintenance, nella lettera indirizzata al Provveditorato e alla Direzione di Vigilanza, chiedeva un’accelerazione dell’iter per avviare i lavori di manutenzione, data l’importanza dell’opera e la natura dell’intervento, con il completamento delle procedure per l’affidamento che erano stimate in 13-15 mesi.
«Si ritiene – si legge ancora nella lettera pubblicata da L’Espresso -, in considerazione del protrarsi dei tempi di approvazione, che l’intervento non possa essere in esecuzione prima del secondo semestre 2019 o inizio 2020. Tale circostanza comporterebbe una serie di ripercussioni sia per la pianificazione economica che per l’incremento di sicurezza necessario sul viadotto Polcevera. Per quanto sopra, Vi preghiamo di portare avanti l’iter autorizzativo quanto prima».
(foto di copertina: ANSA/SIMONE ARVEDA)