Cosa può fare una dieta drastica alla tua salute

Categorie: Social Network

Diffida delle diete che ti promettono di farti perdere una taglia in soli sette giorni: ecco perché

Abbiamo tutti un’amica – per non dire che ci abbiamo provato anche noi – che in vista della fatidica “prova costume” o di un’occasione importante si lancia in una di quelle che vengono comunemente definite “diete urto“. Si tratta di un regime alimentare piuttosto semplice, che consiste nel ridurre drasticamente la quantità di calorie assunte quotidianamente per un periodo di tempo relativamente breve, in genere una settimana, in modo da perdere quei fastidiosi “chili di troppo” nel giro di qualche giorno. Funziona? Sì, per funzionare, funziona. Sostanzialmente perché ci si affama, e l’organismo attinge alle riserve di grasso corporeo (e non solo a quelle). Ma cosa succede veramente nel nostro corpo quando si mangia troppo poco?



Foto: Thinkstock

DIETE URTO: COSA SONO E PERCHÉ È MEGLIO EVITARLE – A spiegarlo è BuzzFeed, che ha chiesto il parere medico di Darcy Johannsen del Pennington Biomedical Research Center, in Louisiana. Quando si fa una “dieta urto”, in genere, si riduce l’apporto calorico quotidiano sotto le 1000 calorie (talvolta anche 500). Spesso le diete urto prevedono l’assunzione di grandi quantità di liquidi, come tisane o succhi di frutta, o di mangiare solo uno o due alimenti “depurativi” per un’intera settimana. La durata della dieta può variare, ma solitamente non va mai oltre le due settimane. Questo perché, spiega Johannsen, una dieta urto è un regime alimentare così restrittivo da non poter essere sostenibile che per pochi giorni. Tuttavia, se una dieta urto può davvero far sparire quel “paio di chili” di troppo, le conseguenze di tale regime alimentare possono essere molto serie, perché sottopongono mente e corpo a uno stress enorme. Ci sono almeno nove ragioni per evitare le diete urto. Ecco quali:

 



Foto: Thinkstock
Foto: Thinkstock

 

LEGGI ANCHE: La bufala del bicchiere di vino che equivale a un’ora di palestra

 



(Photocredit copertina: Thinkstock)