La trollata di Di Maio: prima firma il condono e poi scrive «primo anno senza scudo fiscale»

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La reazione più diffusa è stata: «Ma ci ha preso tutti per scemi?»

Il commento ricorrente sotto il tweet condiviso dal Movimento 5 Stelle è: «Ma ci ha preso tutti per scemi?». Il post Instagram di Luigi Di Maio, ricondiviso su Twitter dalla base social del M5S rischia di mandare in cortocircuito la rete. Chiamiamolo epic fail, ma in questo caso sembra essere consapevole. Il leader grillino, sul suo profilo ufficiale, ha spiegato che quest’anno, per la prima volta, non ci sarà nessuno scudo fiscale per gli evasori. Ma come fa a dire questo all’indomani dell’approvazione del dl fiscale che prevede la pax (o condono) per chi non ha debiti con l’Agenzia delle Entrate? Di Maio ha provato a spiegarlo, ma non in modo convincente.



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«Questo sarà il primo anno senza scudo fiscale per gli evasori». Esordisce così Luigi Di Maio nel suo lungo post su Instagram nel quale prova a spiegare come il suo «governo del cambiamento» e la sua «manovra del popolo» abbia combattuto e stia combattendo contro gli evasori. Una bella storia, ma che si scontra con la realtà che, solo ieri sera, ha regalato al popolo italiano, anzi agli evasori italiani (i piccoli, non i grandi come tenuto a sottolineare più volte anche da Matteo Salvini) la possibilità di stralciare le cartelle esattoriali per i debiti con l’Agenzia delle Entrate.

 



Di Maio e il nuovo attacco ai giornali

Poteva mancare l’attacco ai giornali? Ovviamente no. Ed ecco che, dopo il cappello di autocompiacimento iniziale, arriva l’arringa contro la malandrina informazione italiana: «I giornali non sono più capaci di analizzare la realtà e fanno solo propaganda: ormai sono sull’orlo di una crisi di nervi. Basta guardare le prime pagine e gli articoli di oggi. Anziché spiegare ai cittadini le misure che sono entrate nelle manovra del popolo, misure che influiranno sulla vita di milioni di italiani, raccontano tutto come se fosse una partita di pallone tra il MoVimento 5 Stelle e la Lega».



 

La pace fiscale non è il nuovo scudo fiscale

Buoni contro cattivi. Il Movimento 5 Stelle (e la Lega), per Di Maio, sono i buoni perché – invece di utilizzare lo scudo fiscale, o voluntary disclosure – si sono limitati a fare un condoncino, mini-condono, pace fiscale, mini-pace fiscale. Insomma, loro hanno abolito la povertà e hanno restituito ossigeno nelle tasche degli italiani che hanno evaso le tasse perché non potevano permettersi di pagarle. Ma non chiamiamolo scudo fiscale.

(foto di copertina: da profilo Instragram di Luigi Di Maio)