Di Maio manda la lista dei ministri, ma il Quirinale non legge la mail

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Il retroscena della Stampa

La mail con la lista dei ministri proposta da Luigi Di Maio per un eventuale governo M5S non viene accolta dal Quirinale con una particolare apprensione. Anzi. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella non prenderà nemmeno in considerazione quel messaggio. Non lo leggerà. È quanto racconta oggi il quotidiano La Stampa riportando voci del Colle. Scrive Francesco Bei:



Come un regalo arrivato con qualche mese di anticipo sul Natale, prima ancora che sia pronto l’albero. Con questa metafora al Quirinale spiegano come è stata accolta la mail di Luigi Di Maio con la lista dei sedicenti ministri. Nessuna irritazione, sul Colle sono uomini di mondo, ma certo nessuno si presterà a fare da sponda a quella che è vista come una mossa da campagna elettorale. Intendiamoci, i grillini non sono stati gli unici. Anzi, Berlusconi ha «sparato» alcuni nomi di candidati premier – dal generale Gallitelli a Tajani – senza considerare che a scegliere è ancora il Presidente della Repubblica (articolo 92 della Costituzione).

Dunque, fa sapere Bei sulla Stampa:



Mattarella non aprirà dunque quella mail. Il segretario generale Ugo Zampetti lo ha detto chiaramente a Di Maio quando è salito al Quirinale: «Grazie per il suo gesto cortese, ma il Presidente non può tenerne conto».

I primi nomi della lista dei ministri M5S annunciati da Di Maio

Di Maio ha presentato alcuni nomi della lista dei ministri M5S ieri sera nel corso del programma di La7 DiMartedì. Nell’elenco dei componenti di un eventuale governo del Movimento 5 Stelle ci sono: Pasquale Tridico, economista, per il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, Alessandra Pesce, dirigente Mipaf, al Ministero dell’Agricoltura, Giuseppe Conte, professore di Diritto Privato, per il Ministero della Pubblica amministrazione, de-burocratizzazione e meritocrazia; Lorenzo Fioramonti, economista, per il Ministero dello Sviluppo Economico. Dei quattro Fioravanti è l’unico candidato per un seggio in Parlamento.



Il commento di Gentiloni: «È surreale un governo ombra prima del voto»

La scelta di indicare i possibili ministri prima ancora delle elezioni è stata duramente criticata dal premier in carica Paolo Gentiloni: «La posta in gioco di queste elezioni di domenica è paragonabile a una scelta di campo, dirimente: a guardare la campagna elettorale non sembra. Siamo in questo festival surreale di proposte miracolose. Per la prima volta c’è un governo ombra che si presenta prima delle elezioni. Di solito perdi le elezioni e presenti un governo ombra, qui invece lo fanno prima delle elezioni».

(Foto: ANSA / RICCARDO ANTIMIANI)