Puntata scoppiettante quella di Nemo su Raidue. O, almeno, così pare. Il programma televisivo che questa sera fa il suo debutto è riuscito a intervistare Luigi Di Maio, vicepremier del Movimento 5 Stelle. A registrare l’intervista è stato Enrico Lucci, da qualche tempo conduttore della trasmissione Rai già ex del programma Le Iene.
Oltre alle discussioni su Mario Draghi, numero uno della Banca Centrale Europea che – secondo Luigi Di Maio – avrebbe «avvelenato il clima» con le sue dichiarazioni sulla manovra economica italiana, il provocatorio conduttore della trasmissione ha regalato al leader del Movimento 5 Stelle una statuetta del presepe che raffigurava Matteo Salvini.
«È vero amore fra voi due?» – ha chiesto Lucci a Luigi Di Maio. La risposta del ministro dello Sviluppo economico, oltre che priva di humor, è anche un mezzo scivolone: «No, io sono eterosessuale». Insomma, quasi a voler sottolineare e a rimarcare il suo orientamento sessuale, anche in maniera non richiesta. La battuta di Lucci, infatti, puntava semplicemente a ottenere una risposta politica, non certo una risposta sentimentale.
Ma per tutta l’intervista, in realtà, il tono è stato piuttosto colloquiale. Al limite delle battute e degli sfottò reciproci. Enrico Lucci si è rivolto a Di Maio più volte chiamandolo Giggino, mentre il vicepremier gli ha risposto: «Giggino a soreta». L’ospitata di Di Maio a Nemo, quindi, è stata condotta dall’inizio alla fine in un tono scanzonato. Ma, ridendo e scherzando, spesso si lascia emergere il proprio lato meno istituzionale.