Dal Movimento 5 Stelle a Forza Italia perché «tradito» e «umiliato», «trattato male». Il deputato Matteo Dall’Osso non usa mezze misure per spiegare la sua decisione di abbandonare il gruppo dei pentastellati e approdare nel partito di Silvio Berlusconi. Quarant’anni, a Montecitorio dal 2013, affetto da sclerosi laterale amiotrofica (Sla), il parlamentare dice di essersi sentito solo in questi mesi, abbandonato dai compagni, soprattutto nella sua battaglia a tutela dei disabili. Ne ha parlato in un’intervista rilasciata al Giornale (di Francesca Angeli).
«Prima mi hanno usato, poi mi hanno preso in giro», «Mi sono sentito solo, in parte tradito, umiliato. E mi sono sentito disabile. Mi hanno trattato male», sono state le sue parole. E ancora: «Gli amici mi hanno sostenuto ma gli onorevoli hanno pensato solo alla politica e non al bene comune». Per quanto riguarda la battaglia politica Dall’Osso ha spiegato così quanto accaduto in Commissione Bilancio della Camera: «Mi era stato chiesto di ritirare i miei emendamenti a tutela dei disabili per parere contrario insieme ad altri già respinti. Uno di questi è stato oggetto di contrattazione. Ho chiesto al gruppo M5S di firmare il mio emendamento, nulla di più, ma dai banchi del governo è stata data indicazione negativa così ho deciso di proseguire grazie alla sottoscrizione di tutte le opposizioni. Poi a seguito del mio intervento e di un accorato appello l’emendamento è stato accantonato con parere favorevole. Ero in parte soddisfatto e felice per il risultato ottenuto proprio nella Giornata Internazionale della Disabilità. ma nella seduta di martedì 4 quell’emendamento è stato bocciato. L’ho appreso dal verbale della seduta. Sono avvilito ma vado avanti lo stesso per i disabili».
Dall’osso dice di aver provato «solitudine» nel Movimento e – aggiunge – «mi ha fatto male». Sulla linea M5S al governo poi afferma: «Sono passati da uno vale uno a uno vale l’altro». Su Forza Italia poi: «Ho la convinzione che il presidente Berlusconi mi consentirà di lavorare liberamente per gli altri, per gli ultimi, per coloro che hanno difficoltà ma molto da dare».
(Foto da archivio Ansa: Matteo Dall’Osso alla Camera. Credit immagine: ANSA / GIUSEPPE LAMI)