Salvini toglie a Toninelli lo stop all’ingresso nelle acque italiane e lo intesta al Viminale

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Il ministero dell'Interno ha apportato modifiche al codice di Navigazione con il decreto sicurezza bis

Scacco matto. Dopo mesi di parole al vento al grido «porti chiusi», Matteo Salvini potrà finalmente avere la prima e l’ultima parola sullo stop alla navigazione, circolazione e sosta delle navi nelle acque italiane. Lo ha deciso lo stesso capo del Viminale con il decreto sicurezza bis che va a modificare l’articolo 83 del codice di navigazione vigente in Italia fino a questo pomeriggio. Le competenze, dunque, vengono tolte a Danilo Toninelli e al suo Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ora avrà poteri molto più limitati sul tema.



«Attribuire al Ministro dell’Interno la competenza a limitare o vietare il transito e/o la sosta nel mare territoriale qualora sussistano ragioni di ordine e sicurezza pubblica». È quanto prevede uno degli articoli del decreto di sicurezza bis, che va a intervenire direttamente «in materia di Codice della Navigazione, in particolare su ‘Divieto di transito e di sosta’ di navi mercantili nel mare territoriale, limitando le competenze del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti alle sole finalità di sicurezza della navigazione e di protezione dell’ambiente marino».

Col decreto sicurezza bis Salvini si dà i pieni poteri in tema di immigrazione

Ancora non c’è la competenza sui porti aperti o chiusi, ma questo decreto sicurezza bis dà maggiore potere al Viminale sull’immigrazione via mare. Oltre allo stop alla navigazione nelle acque italiane, sono state inserite anche alcune sanzioni per chi soccorre illegalmente i migranti in mare: a chi, nello svolgimento di operazioni di soccorso in acque internazionali, non rispetta gli obblighi previsti dalle Convenzioni internazionali – con particolare riferimento alle istruzioni operative delle autorità SAR competenti o di quelle dello Stato di bandiera – sarà applicata «la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 3.500 a 5.500 euro per ciascuno degli stranieri trasportati».



Multe per chi soccorre i migranti in difficoltà

Nei casi «più gravi o reiterati è disposta la sospensione da 1 a 12 mesi, ovvero la revoca della licenza, autorizzazione o concessione rilasciata dall’autorità amministrativa italiana inerente all’attività svolta e al mezzo di trasporto utilizzato». È quanto prevede l’articolo 1 del decreto sicurezza bis, il «decreto legge recante disposizioni urgenti in materia di ordine di sicurezza pubblica» definito oggi dal Viminale.

(foto di copertina: ANSA/ NICOLA MARFISI)