Coronavirus, per De Luca l’assenza delle forze dell’ordine è uno «scandalo nazionale»

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Vincenzo De Luca parla così in merito al rispetto dell'uso delle mascherine. Il governatore della Campania auspica controlli più rigidi

«Rilevo come uno scandalo nazionale l’assenza totale di controlli da parte delle forze dell’ordine per il rispetto delle ordinanze in materia di contrasto al Covid-19 emesse dal governo centrale e da quello regionale. In queste condizioni convivere con il Covid-19 per altri dieci mesi diventa un suicidio». È quanto ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del consueto appuntamento social del venerdì. «Le forze dell’ordine – ha rilevato – sono scomparse dall’Italia, o perlomeno sono scomparse dalla Campania. Chi deve fare i controlli? Faccio i complimenti al prefetto di Roma Piantedosi che si è detto pronto a mettere in campo una serie di servizi davanti all’obbligatorietà della mascherina all’aperto. Faccio presente – ha aggiunto De Luca – che da noi la mascherina all’aperto è obbligatoria già da dieci giorni. Mi aspetto che anche da noi qualcuno ci garantisca servizi specifici dedicati e ci dica quante sono le forze dell’ordine impegnate nel contrasto al Covid e non per piacere ma per dovere. Un dovere cui le forze dell’ordine e il ministero dell’Interno stanno venendo meno», ha detto Vincenzo De Luca.



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Il governatore della Campania si è poi soffermato sull’aumento dei contagi in Campania, che è dovuto «a ragioni oggettive, la maggiore densità abitativa e lo screening sui positivi che abbiamo fatto molto più ampio di quello che prescrive il Ministero, ma anche a una serie di motivi soggettivi, il primo dei quali è rappresentato da comportamenti irresponsabili. A febbraio, marzo e aprile quando decidevamo in maniera autonoma come Regione le cose da fare, abbiamo avuto un comportamento di straordinaria disciplina e correttezza da parte di nostri concittadini, e dobbiamo rendere merito a loro. In estate, a cominciare da fine luglio ma soprattutto ad agosto, c’è stata una diffusione enorme di comportamenti totalmente irresponsabili. È come se fosse dilagata l’idea che ormai il Covid non esistesse più. Questi comportamenti devono immediatamente rientrare in un ambito di responsabilità, anche perché abbiamo due aggravanti rispetto a febbraio, marzo e aprile: l’apertura dell’anno scolastico e il fatto che andiamo verso la stagione autunnale, quindi verso il periodo di epidemia influenzale, e già solo questi due elementi devono creare una preoccupazione in più, non in meno. Dobbiamo tornare rapidamente ad avere comportamenti responsabili, altrimenti il problema diventa serio», ha concluso De Luca.

[CREDIT PHOTO: FACEBOOK/VINCENZO DE LUCA]