Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, come al solito vulcanico, non le manda a dire nel corso della conferenza stampa di presentazione del ritiro estivo dei partenopei a Dimaro, previsto dal 10 al 30 luglio. De Laurentiis dice strunz per tre volte e rivolge l’insulto a chi – a suo modo di vedere – ha «levato lo scudetto al Napoli».
Oltre a parlare delle questioni tecniche legate al progetto del Napoli per il prossimo anno (questioni che comprendono il mercato e, soprattutto, la permanenza dell’allenatore Maurizio Sarri), il presidente partenopeo si è voluto togliere qualche sassolino dalle scarpe. Negli ultimi giorni, lo avevano accusato di essere stato troppo tenero nel commentare gli episodi arbitrali che – secondo diversi commentatori sportivi – avrebbero influito sulla corsa allo scudetto.
«Dobbiamo aspettare di battere la Sampdoria e il Crotone – ha detto De Laurentiis -, a quel punto poi potremmo parlare. Diremo ‘strunz’ a chi ha creato ‘sto casino, in modo tale che lo ‘strunz’ l’anno prossimo non sia più ‘strunz’. Se la distanza con la Juventus dovesse restare questa anche a fine campionato e dal momento che ci sono stati sottratti otto punti con il Var, dichiaro che lo scudetto è del Napoli e che qualcuno ce l’abbia levato».
Parole al vetriolo, appunto. Il presidente del Napoli ha nel mirino specialmente la classe arbitrale, rea a suo modo di vedere di non aver applicato bene la tecnologia a sua disposizione. Il riferimento, forse, è alla partita Inter-Juventus, ma anche ad altri episodi discussi delle altre partite di campionato. La parola ‘strunz’ pronunciata in conferenza stampa in ambito sportivo ha un precedente storico. Giovanni Trapattoni, quando allenava il Bayern Monaco, si scagliò contro il proprio giocatore Thomas Strunz. Ma a tutti, quel discorso in tedesco, sembrò un vero e proprio italianissimo insulto.