«Magari morisse». Ecco le parole nell’audio registrato la notte dell’arresto di Stefano Cucchi. Sono state pubblicate da L’Espresso.
Cucchi richiede l’ambulanza. Sta male. Si evince, dalla conversazione telefonica tra i due militari, come il fermato fosse conosciuto di caserma in caserma. Non solo: uno dei due agenti, che secondo la procura di Roma sarebbe Vincenzo Nicolardi, pronuncia la frase: «Magari morisse, li mortacci sua».
Il processo in corso a Roma vede imputati cinque carabinieri, tre per omicidio preterintenzionale. Nicolardi invece risulta accusato di calunnia.
(Foto da archivio Ansa: Ilaria Cucchi mostra la foto del fratello Stefano dopo la sentenza della corte d’appello, Roma, 31 ottobre 2014. Credit immagine: ANSA / ANGELO CARCONI)