Aule scolastiche, aule di tribunali, uffici pubblici. Se non esporranno il crocifisso, i responsabili potrebbero essere puniti con una multa fino a mille euro. Il provvedimento è inserito all’interno della proposta di legge della deputata Barbara Saltamartini, intitolato Disposizioni concernenti l’esposizione del Crocifisso nelle scuole e negli uffici delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di una pdl che è già stata depositata e che attende soltanto il momento di essere calendarizzata in aula, passando da Camera e Senato.
La notizia era già stata riportata nella giornata di ieri da L’Espresso, ma adesso stanno emergendo ulteriori dettagli sulla proposta di legge. Come ad esempio le parole della deputata Saltamartini che hanno accompagnato il testo: «Le ripetute polemiche relative alla presenza del Crocifisso nelle aule scolastiche – si legge nelle motivazioni -, documentate dalla stampa e dai mezzi di comunicazione nazionali, hanno profondamente ferito il significato non solo religioso del Crocifisso, ma anche e soprattutto quale ‘simbolo della civiltà e della cultura cristiana’». La Saltamartini ha anche citato una sentenza del Consiglio di Stato (espressa il 27 aprile del 1988) in cui si parla del crocifisso.
Il provvedimento della Lega risulta dunque in linea con quella tendenza a sposare i valori cristiani, imposta già dal leader del partito Matteo Salvini che, in piena campagna elettorale, giurò davanti agli italiani sul vangelo, con il Rosario in mano. Tuttavia, la misura potrebbe contrastare in maniera evidente con il concetto di laicità dello Stato, ribadito anche all’interno della nostra costituzione.
La Lega, del resto, sembra voler procedere spedita verso la calendarizzazione della proposta di legge. Al netto delle promesse sul reddito di cittadinanza, sulla flat tax e sugli altri provvedimenti promessi in campagna elettorale, quella del crocifisso obbligatorio nei luoghi pubblici potrebbe essere una delle prime leggi che i nuovi parlamentari potranno discutere in aula.