La crisi economica post Covid è l’opportunità per riconvertirsi alla green economy

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Secondo gli esperti la crisi economica frutto del coronavirus deve essere l'occasione per rivedere il nostro mondo in chiave green

Gli studiosi in ogni ambito del mondo stanno discutendo e ipotizzando la direzione che tutti – nessuno escluso – dovremo prendere per uscire dall’enorme crisi portata dal coronavirus. Emerge in particolare una ricerca che coinvolge esperti e premi Nobel che spiega come la direzione da prendere sia quella di investire in politiche green. Il rapporto frutto del lavoro di una serie di economisti di fama mondiale, tra cui i premi Nobel Nobel Joseph Stiglitz e Nicholas Stern, spiega come la crisi economica frutto della pandemia possa essere riconvertita in occasione per lavorare alla green economy.



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Perché conviene scegliere le politiche green?

Ogni dollaro immesso nella green economy frutterebbe molti più posti di lavoro rispetto a qualsiasi altra strategia e il capitale sarebbe meglio remunerato. Queste le ragioni per cui la ripartenza tramite politiche ambientali post coronavirus sarebbe la migliore via per tutti. La tesi del documento sviluppato parte dal presupposto che i progetti ecologici riescano non solo a creare più posti di lavoro ma anche a offrire rendimenti a breve termine più elevati e maggiori risparmi nel lungo termine. Inoltre viene anche considerato che la costruzione di infrastrutture per l’energia pulita richiede più manodopera, andando a creare il doppio dei posti di lavoro per ogni dollaro investito nei combustibili fossili. Le infrastrutture per l’energia pulita sono anche meno suscettibili alla delocalizzazione.



Il Covid deve essere uno stimolo a ricostruire nella direzione giusta

L’autore principale del rapporto, Cameron Hepburn, ha sottolineato come «possiamo scegliere di ricostruire meglio il dopo puntando sulle energie pulite». Il coronavirus andrebbe quindi visto come occasione per porre rimedio a un mondo che stava – e sta ancora – comportandosi ogni giorno come se le politiche green e gli investimenti in energia pulita potessero essere una libera scelta e non un dovere per salvare il nostro mondo. Le economia dei vari paesi andrebbero risollevate attraverso politiche che rispettino l’ambiente così come suggeriscono Greta Thunberg e tutti i giovani che – negli ultimi mesi – si sono mobilitati urlando a gran voce il frutto delle ricerche scientifiche.

Che direzione dovrebbe prendere l’Italia?

Hepburn ha parlato anche dell’Italia. A Repubblica ha detto che «i 28 italiani intervistati (nell’ambito della ricerca n.d.A.), tra cui funzionari della Banca centrale e del ministero dell’Economia, abbiano mostrato un apprezzamento più forte per l’allineamento tra il clima e l’economia rispetto ad altri Paesi». In Italia, quindi, avremmo più coscienza della necessità di passare a politiche green di altri paesi. «Rimettere gli italiani al lavoro sulle infrastrutture per le energie pulite, sulla riqualificazione degli edifici e sul capitale naturale è un ottimo modo per far uscire il Paese dalla recessione e prepararlo per un futuro a zero emissioni», ha detto l’esperto. Mai come ora, quindi, per il mondo è imperativo andare avanti e farlo tutti verso la direzione giusta.



(Immagine copertina da Pixabay)