Cosa succede quando un hacker ruba il numero della tua carta di credito

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Finisce insieme a tutte le altre, al mercato nero

Pochi giorni prima di Natale, in piena corsa allo shopping natalizio, la catena di supermercati statunitense Target ha annunciato con imbarazzo una notizia sconcertante: un gruppo di hacker sarebbe riuscito a introdursi nel sistema informatico dell’azienda, rubando qualcosa come 40 milioni di numeri di carte di credito e 70 milioni di dati personali di altrettanti clienti. Quello del furto di carte di credito, purtroppo, è un «business» in crescita. Ma cosa succede, esattamente, dopo che i nostri dati sono finiti in mani altrui? Se l’è chiesto Lily Hay Newman di Slate, che ha ricostruito il viaggio di una carta di credito rubata online.



RETE DI CRIMINALI – È credenza diffusa che gli hacker rubino i numeri delle carte di credito altrui per poter compare delle cose. Questo è vero, ma fino a un certo punto: perché se a fare acquisti con una carta di credito rubata online è la stessa persona che ha commesso il furto, questa sarà facilmente rintracciata dalle forze dell’ordine. Invece, chi commette questo tipo di illecito si preoccupa di vendere immediatamente i numeri delle carte di credito di appropriazione indebita: esistono luoghi del web chiamati appunto «carding forum» o «supermercati delle carte» dove i ladri si scambiano numeri di carte di credito altrui e perfezionano la contraffazione. Solo allora prendono in considerazione l’idea di fare un acquisto.



CONTRAFFAZIONE – Realizzare una carta di credito contraffatta è molto meno semplice ed economico di quanto si pensi: stampare una tessera che sia in tutto e per tutto simile a una autentica richiede un’attrezzatura specifica e costosa. Non tutti i numeri rubati, poi possono essere smerciati attraverso questa sorta di mercato nero, che applica prezzi diversi a seconda che si tratti di numeri «buoni» o «meno buoni», e questo dipende da quanto i legittimi proprietari della carta siano sotto il controllo delle autorità. I numeri di scarso valore possono essere venduti  a «pacchetti» per poche decine di dollari, mentre quelli «buoni» sono venduti singolarmente anche a cifre che superano i cento dollari.

LADRI DI CARTE DI CREDITO – Una volta che la contraffazione è stata ultimata, si può passare all’utilizzo vero e proprio. La maggior parte dei «ladri di carte» compra oggetti che si possono facilmente trovare su eBay: beni di lusso, gadget tecnologici di ultima generazione, tutto quello che si può facilmente rivendere traendone guadagno.



UN BUSINESS IN CRESCITA – Ovviamente, nessuno opera mai da solo: la rete criminale che gestisce il traffico dei numeri di carte di credito è fatta di «manovalanza» e «supervisori» e sono proprio questi ultimi che, solitamente, riescono a sfuggire alle forze dell’ordine perché non si espongono mai in prima persona. In altre parole non sono mai i «pesci grossi» a tentare di fare un acquisto con una carta di credito rubata. «A quanto pare – conclude – Lily Hay Newman, il furto su larga scala di numeri di carte di credito non sembra destinato a finire presto. Quindi, in caso doveste ricevere la fatidica telefonata dalla banca che annuncia ‘problemi’ legati alla sicurezza della vostra carta di credito, sappiate che questa è già finita nella tana del Bianconiglio».

(Photocredit: Getty Images)