Giuseppe Conte preferirebbe che le forze di governo trovassero un accordo anche per le regionali

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«Se così non fosse, sarebbe una mia sconfitta» - dice il presidente del Consiglio

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è espresso questo pomeriggio sulle varie alleanze tra partiti in vista delle prossime elezioni regionali. Secondo il premier, la situazione che si è venuta a configurare, con la mancanza di un accordo tra i partiti che compongono l’attuale maggioranza di governo in diversi territori come la Puglia ad esempio, non rispecchia un elemento positivo. Anzi, il presidente del Consiglio vedrebbe questa divisione come una sconfitta di tutti, anche personale.



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Conte elezioni regionali, l’invito a trovare una sintesi

«Possibile – ha detto Conte davanti ai giornalisti nel pomeriggio, in un momento di pausa dal lavoro a Palazzo Chigi – che un governo così forte, che ha progettato un futuro molto solido per l’Italia non riesca a trovare una sintesi a livello territoriale?».



Il premier ha elencato tutti i temi che in questi ultimi giorni l’esecutivo ha affrontato nello stilare, tra le altre cose, diversi provvedimenti pari a tre manovre di bilancio. La loro portata è stata senz’altro notevole, per fare in modo di superare la crisi economica legata all’epidemia di coronavirus. L’innovazione tecnologica, le nuove energie, lo sviluppo ambientale e le infrastrutture, secondo Conte, dovrebbero essere i pilastri che tengono insieme le forze di governo anche nelle singole sfide sul territorio.

Conte elezioni regionali: «Se la maggioranza va divisa, sconfitta anche mia»

«Nel rispetto delle singole autonomie e delle decisioni dei vari partiti, invito comunque a trovare una sintesi tra le forze della maggioranza. Se questa sintesi non ci fosse, sarebbe una sconfitta per tutti, me compreso». Attualmente, il quadro delle candidature – nelle griglie di partenza in vista delle elezioni di settembre – è piuttosto variegato. Il centrosinistra appoggia un candidato unico in Campania, Vincenzo De Luca, a cui tuttavia si oppone la candidatura del M5S. In Puglia, si aggiunge l’ulteriore elemento di frammentazione causato dalla candidatura indipendente di Italia Viva con Ivan Scalfarotto, rispetto al frontman del centrosinistra Michele Emiliano.



Nelle Marche e in Liguria sembrano esserci lavori in corso, ma anche in queste regioni, al momento, Pd e M5S ragionano su due candidati separati. Insomma, la sintesi sembra difficile da trovare. Che l’incontro di oggi previsto tra Nicola Zingaretti e Giuseppe Conte possa cambiare le carte in tavola?