A Verona c’è ancora il patrocinio di Palazzo Chigi sui pannelli del Congresso delle Famiglie

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Gli organizzatori: «Abbiamo finiti i soldi, non potevamo stamparne altri»

Palazzo Chigi ha tolto il patrocinio al Congresso delle Famiglie, anzi non l’ha mai concesso. Poi, però, quando si arriva a Verona si nota campeggiare in primo piano e in bella vista una bella scritta sui pannelli dell’evento: «Presidenza del Consiglio dei ministri, Il ministro per la famiglia e le disabilità». Ufficialmente, quindi, il governo non ha patrocinato la tre giorni in terra veneta nella quale si sta discutendo di aborto, famiglia naturale, coppie omosessuali e altri dettami vari su questa linea, ma chi arriva lì si trova davanti questi grandi pannelli con il patrocinio. La colpa? È dei soldi.



A spiegare, un po’ capziosamente le ragioni per cui il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri campeggi ancora sotto gli occhi di tutti quelli che entrano al Congresso delle Famiglie di Verona è Jacopo Coghe, presidente di Generazione Famiglia e organizzatore dell’evento: «Non è un errore – ha detto ai giornalisti di Repubblica Tv che hanno chiesto delucidazioni su questa vicenda -. Semplicemente sono andati in stampa prima del cambio del logo. Infatti dove abbiamo potuto, sulla facciata, abbiamo cambiato».

Al Congresso delle Famiglie c’è ancora il logo di Palazzo Chigi

Ma girandosi torno tra le sale del Congresso delle Famiglie di Verona, la scritta «Presidenza del Consiglio dei ministri, Il ministro per la famiglia e le disabilità» è quasi ridondante. «Dove non abbiamo potuto abbiamo dovuto lasciare l’altro logo – ha proseguito Jacopo Coghe nella sua spiegazione -. Comunque vorrei ricordare che è semplicemente un problema di logo e non di patrocinio, perché noi non lo abbiamo mai richiesto né mai ricevuto».



Levarlo? No, mancano i soldi. Anzi, dateceli

E, allora, verrebbe da domandarsi: se il Congresso delle Famiglie non ha mai chiesto né ricevuto il patrocinio da parte di Palazzo Chigi, perché il tutto compariva sia sul loro sito che – ora – sui pannelli di Verona (e fino a poco fa anche sulla facciata)? Coghe prova a spiegarlo: «Semplicemente, quando abbiamo ricevuto il patrocinio dal Ministero per la Famiglia ci è stato consegnato quel logo». Alla richiesta della giornalista sulla possibilità, svelato l’arcano, di rimuovere quel logo che indica un patrocinio mai arrivato, l’organizzatore ha dato risposta negativa: «Non possiamo toglierlo perché non abbiamo i soldi per poter rifare tutto il materiale. Se qualcuno ci dà una mano a stampare gli adesivi e ce li paga, li levo io tutta la notte». Soldi, quindi. Il bello è che la scritta del patrocinio della Presidenza del Consiglio campeggerà alle spalle della zona delle interviste, quindi il patrocinio-non patrocinio sarà mostrato a tutto il mondo.



(foto di copertina: da video di Repubblica Tv)