Le polemiche per la nomina del commissario per la «Protezione dello stile di vita europeo»

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Il commento di Enrico Letta: «Anche no. Semplicemente no. Ma proprio no»

La squadra di Ursula Von Der Leyen, presidente della Commissione Europea, è nata da poco e già si trova nella bufera. A sollevare diverse polemiche è la nomina del Commissario per la Protezione dello stile di vita europeo: non soltanto per il politico che la ricoprirà, il greco Margaritis Schinas, quanto per la scelta del titolo che rischia di inviare un messaggio sbagliato.



Le polemiche per la nomina del commissario per la «Protezione dello stile di vita europeo»

In sostanza si tratta del commissariato all’emigrazione, il cui incarico era precedentemente ricoperto da Dīmītrīs Avramopoulos. Lo ha chiarito la stessa Ursula Von Der Leyen durante la conferenza stampa: il perimetro resta lo stesso, Margaritis Schinas, esponente del partito di centrodestra Nuova Democrazia, si occuperà di immigrazione. Schinas è già stato criticato fortemente per le sue posizioni, e la nomina a commissario con un tale titolo non è stata bene accolta.

Le critiche: «Solleva perplessità, rischia di inviare il messaggio sbagliato»

Tra le voci che criticano la scelta c’è Amnesty International. «Quale stile di vita si intende proteggere? Quello che rispetta la dignità, i diritti umani, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e lo stato di diritto?» ha scritto l’organizzazione non governativa internazionale su Twitter. «Si rischia di inviare un messaggio preoccupante» ha aggiunto l’organizzazione impegnata nella difesa dei diritti umani, la cui direttrice presso le istituzioni europee Eve Geddie ha ricordato come «le persone che hanno migrato hanno contribuito allo stile di vita dell’Europa nel corso della sua storia». «Lo ‘stile di vita europeo’ che l’Ue deve proteggere è quello che rispetta la dignità umana e i diritti umani, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e lo Stato di diritto» ha aggiunto Geddie nella nota rilasciata alla stampa.



Una posizione fortemente critica condivisa anche dalla portavoce del governo francese Sibeth Ndiaye che si è detta «personalmente molto dubbiosa» sul nuovo titolo dell’incarico che «solleva interrogativi». Anche Enrico Letta ha twittato la sua contrarietà alla decisione. «Con franchezza la competenza della nuova Commissione Ue sulle migrazioni ridenominata ‘Proteggere il nostro modo di vivere’, anche no – ha cinguettato l’ex presidente del Consiglio – Semplicemente no. Ma proprio no».

(Credits Immagine di copertina: © Riccardo Pareggiani/Xinhua via ZUMA Wire)