Sgarbi e l’ipotesi di complotto: «Grillo ha messo Di Maio alla Farnesina per proteggere suo figlio»

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Secondo il deputato e sindaco di Sutri, c'è stata una manovra per silenziare l'accusa di stupro grazie al Pd

Siamo nel 2019 e, ormai, siamo abituati alle più fantasiose teorie del complotto che ci accompagnano nel quotidiano. Grazie a Vittorio Sgarbi, all’immenso romanzo di queste fantasiose ipotesi si aggiunge un nuovo capitolo. La vicenda citata dal deputato, sindaco di Sutri e critico d’arte è quella che riguarda Ciro Grillo – figlio di Beppe, il garante del Movimento 5 Stelle -, accusato di stupro di gruppo da parte di una ragazza a Porto Cervo. Le indagini stanno andando avanti, come da prassi, ma chi è sempre stato garantista (quando si trattava di parlare di altre storie), ora si scopre quasi giustizialista, fornendo una ricostruzione assai fantasiosa e ultra-complottista.



«È tempo di grandi padri e di elevati maestri. Questo è il governo Grillo-Renzi. Quando Piero Piccioni fu accusato del delitto Montesi, il padre, il ministro Attilio Piccioni, si dimise – ha detto Vittorio Sgarbi alla Camera durante la sua dichiarazione di dissenso per il voto di fiducia all’Esecutivo giallorosso guidato da Giuseppe Conte -. Quando invece il figlio dell’elevato Grillo è stato accusato di stupro, Grillo ha fatto Di Maio ministro degli Esteri, cercando la copertura del Pd che controlla i giudici, come si è visto bene con il caso Palamara».

Sgarbi, Ciro Grillo e le indagini per stupro

Parole che, sotto vari aspetti, potrebbero portare a più di una querela da parte dei vari personaggi citati da Vittorio Sgarbi nella sua dichiarazione di voto a Montecitorio. Da Ciro Grillo – sotto indagine, ma non ancora finito in manette -, al padre Beppe, fino ad arrivare a Luigi Di Maio e al Partito Democratico nella sua interezza.



Il complotto con Di Maio agli Esteri e il PD

L’accusa, quella di aver messo Luigi Di Maio agli Esteri per cercare la copertura del Partito Democratico «che controlla i giudici» in merito alla vicenda che riguarda Ciro Grillo è molto grave. Fosse successo al contrario, ovviamente, si sarebbe gridato allo scandalo per una magistratura pilotata per screditare l’operato altrui. Ora, però, l’occasione per Sgarbi di lanciare i complotti – che piacciono molto in questo Terzo Millennio – era troppo ghiotta. Da garantisti a giustizialisti: questo è il vero Cambiamento.

(foto di copertina: ANSA/CLAUDIO ONORATI)