Christian Raimo contro il comunicato Ama: «Sembra scritto da un bambino di 8 anni»

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Il nuovo Cda si presenta, ma sbaglia le parole

Christian Raimo all’attacco del nuovo consiglio di amministrazione Ama, società che opera nel settore dei servizi ambientali per conto del Comune di Roma e che si occupa della raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, oltre che dell’espletamento dei servizi cimiteriali e il mantenimento del decoro urbano. Ad essere stroncate non sono nuove azioni o progetti, bensì la comunicazione, anzi, l’italiano.



Christian Raimo contro il comunicato Ama: «Sembra scritto da un bambino di 8 anni»

Il comunicato diffuso dal nuovo Cda Ama aveva come intento salutare i lavoratori e le lavoratrici, promettendo di impegnarsi a riportare Roma agli antichi splendori, lasciandosi alle spalle scandali e polemiche. Le strade della capitale infatti sono invase dai rifiuti, e con il caldo gli odori diventano insopportabili in diversi quartieri. Ad essere insopportabile per Christian Raimo però non è tanto, o almeno non solo, la puzza della “monnezza”, bensì l’utilizzo dell’italiano da parte del nuovo cda. Lo dice chiaramente pubblicando su Facebook il suddetto comunicato, con una didascalia impietosa: «Ma possibile che il nuovo cda di un’azienda come Ama che ha 800 milioni di soldi pubblici l’anno e 8000 dipendenti possa fare un comunicato con refusi, che sembra scritto da un ragazzino di otto anni?». Con poche parole, lo scrittore stronca totalmente il comunicato. «Scrivere cose come “una innarestabile potenza”? “una città Capitale più bella del mondo”?» insiste Raimo, da giugno 2018 è assessore alla Cultura del III Municipio a Roma. E i commenti sembrano dargli ragione. Tra chi evidenzia l’uso spropositato delle maiuscole, per evidenziare alcune parole così come spesso fanno ai vertici del Movimento 5 stelle, c’è anche chi fa dell’ironia musicale, assimilando il testo «Praticamente un “You’ll never walk alone” de noantri..». La sensazione però, sembra essere una, al di là delle parole e del loro utilizzo: «Ci teniamo la monnezza, mi sembra di capire».

(Credits immagine di copertina: facebook Christian Raimo)