‘Chiamami col tuo nome’ vince l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale

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Era il premio in cui l'Italia sperava

Dalla notte a cinque stelle alla notte delle stelle. Si passa dalla tensione del dopo elezioni 2018, tra seggi e comitati di partito, al clima dorato dell’Academy: l’Italia può mettere a referto un premio Oscar grazie alla miglior sceneggiatura non originale in Chiamami col tuo nome, il film di Luca Guadagnino.



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CHIAMAMI COL TUO NOME OSCAR, LE PAROLE DI IVORY

La statuetta va al novantenne americano James Ivory, che conquista il suo primo Oscar proprio grazie al riadattamento del romanzo di André Aciman, a cui Chiamami col tuo nome si è ispirato. «Che siamo omo o eterosessuali – ha detto Ivory ritirando la statuetta -, tutti siamo passati attraverso l’esperienza del primo amore. Ringrazio Luca Guadagnino per la sua sensibilità di regista».

CHIAMAMI COL TUO NOME OSCAR, LE ALTRE STATUETTE

Delle quattro nomination per cui era in corsa, Chiamami col tuo nome ha vinto quella «più probabile». Gli altri premi sono andati a Guillermo Del Toro per la miglior regia, a Sam Rockwell come miglior attore non protagonista, a L’ora più buia per il trucco, a Il filo nascosto per i migliori costumi, a Icarus come miglior documentario, a Dunkirk per il miglior montaggio sonoro e per il suono, a Paul Denham Austerberry e agli arredatori Shane Vieau e Jeffrey A. Melvin di The Shape of Water quello per la miglior scenografia, a Una donna fantastica la statuetta per il miglior film straniero, ad Allison Janney quella per la miglior attrice non protagonista, a Glen Keane, invece, quella per il miglior cortometraggio d’animazione.