Google deve risarcire un politico per i video diffamatori caricati da un utente in Australia

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Un politico australiano riceverà da Google un risarcimento poiché video valutati come diffamatori in tribunale sono rimasti a lungo su Youtube dopo la sua richiesta di rimozione

Si tratta di un caso che creerà sicuramente un precedente. Un tribunale australiano ha stabilito che Google dovrà risarcire il politico John Barilaro – ex vicepremier dello Stato del New South Wales – per due video qualificati come diffamatori che sono stati caricati e lasciati su Youtube per diverso tempo. Continuano a moltiplicarsi, quindi, le azioni legali nei confronti delle piattaforme per i contenuti caricati dagli utenti con la causa Google video diffamatori in Australia.



A caricare i video è stato uno Youtuber e il politico protagonista – del quale si dice che avrebbe commesso, nell’ottobre 2020, spergiuro, ricattato i consiglieri comunali e dato milioni di euro a una società di carne bovina tra altre cose ancora – ha inviato una lettera a Google per chiedere la rimozione.

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Causa Google video diffamatori, il politico ha diritto a un risarcimento

Come riporta Gizmondo, il giudice australiano che si è occupato del caso e che ha disposto un risarcimento di mezzo milione di dollari per il politico lo ha definito vittima «di una campagna incessante, razzista, abusiva e diffamatoria condotta su YouTube». Con quei video Youtube ha potuto guadagnare migliaia di dollari poiché visti centinaia di migliaia di volte prima di essere, infine, rimossi.

I video in questione sono stati definiti dal giudice particolarmente «odiosi e inquietanti» se non privi di fondamento per via degli insulti contro gli italiani e le accuse vuote che veicolavano. Anche l’odio generato da quei video ha spinto il politico a lasciare la sua posizione, citando poi in giudizio Google e lo youtuber. Shanks – così si chiama – ha accettato di modificare i video lo scorso novembre e Google sostiene come nel 2022 fossero protetti dalle leggi australiane poiché contenuto che esprime un’opinione di interesse pubblico.