L’estate secondo la Guardia di Finanza: «Una casa vacanze su due è irregolare»

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Fermati oltre 2000 venditori ambulanti

Prima di partire per il mare, vi siete assicurati della regolarità delle case vacanze che avete prenotato? Perché secondo la Guardia di Finanza, in Italia il 50% di queste strutture è irregolare. L’indagine è stata condotta sui proprietari di seconde e terze case nei luoghi di villeggiatura, non solo al mare dunque, ma anche in città d’arte e in montagna. Il risultato è stato quello di far emergere un mercato nero che spazia dalle irregolarità generiche agli affitti in nero. Per una percentuale monstre che va a incidere moltissimo sul settore del turismo.



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Case vacanze, ecco le località più colpite dalle irregolarità

In Puglia, in Toscana e in Lazio si sono registrati i casi più numerosi, in seguito al controllo a tappeto della Guardia di Finanza. In alcuni casi, soprattutto per diversi bed&breakfast che risultavano completamente sconosciuti al fisco, si parla di evasioni che arrivano fino a 130mila euro.

Sempre nell’ambito della stessa inchiesta sull’estate dei finanzieri, si è potuta constatare la presenza di oltre 2000 venditori abusivi, privi di licenza. La merce confiscata a questi ultimi tocca la cifra record di 9 milioni e mezzo di prodotti contraffatti. Non solo: a entrare nel mirino della Guardia di Finanza anche le guide abusive – specialmente nelle città d’arte – e venditori di acqua di dubbia provenienza nei pressi dei monumenti più importanti della nostra penisola.



Case vacanze ma non solo: le indagini della Guardia di Finanza su distributori di benzina e lavoratori abusivi

Le verifiche disposte per il periodo estivo, inoltre, sono arrivate a investire persino i distributori di benzina. Di questi, uno su cinque è irregolare, con violazioni anche nei prezzi del carburante. Sono scattati sequestri anche all’interno di quest’ultimo settore.

L’estate, infine, è un periodo in cui si moltiplicano le irregolarità anche nel mercato del lavoro. La Guardia di Finanza ha individuato oltre 2000 lavoratori sfruttati, sottratti a un vero e proprio caporalato. Di questi, più di 500 sono stranieri e 22 sono i minorenni. Il sistema architettato per sfuggire ai controlli prevedeva anche delle false certificazioni mediche e delle false attestazioni di invalidità per indebitamente sussidi accessori.



(Foto: ANSA / STEFANO PORTA)