Casapound fa irruzione al concerto dei Dropkick Murphys

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"Duce, duce" e "Zippo libero" urlano i militanti di estrema destra

I fan più sfegatati da anni aspettavano il tour italiano dei Dropkick Murphys, band americana di Boston che suona celtic punk. Musica ascoltata da molti giovani con tendenze di sinistra per i suoi richiami alla cultura celtico-irlandese ma per i suoi ritmi vicini al genere Oi! molto apprezzata anche dai giovani di estrema destra. Ieri a Ciampino, dunque, i Dropkick hanno tenuto il loro atteso concerto. O almeno, ci hanno provato.



 

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DUCE, DUCE – Perché come si legge su Facebook e Twitter da parte di molti utenti che erano ieri all’Orion, dopo tre canzoni i Dropkick hanno dovuto interrompersi per lasciare spazio ad una rissa causata dall’irruzione di militanti di Casapound nel club della periferia romana.



 

“Duce, duce” e “Zippo libero” hanno preso il posto dei ritmi ska della band americana. Scrive Radio Popolare sul suo account Twitter: “#Ciampino: militanti estrema #destra irrompono a concerto Dropkick Murphys con bandiera #casapound. Cori “duce duce” e “zippo libero”. Su Facebook ci sono racconti più ampi.

Concerto dei Dropkick Murphys all’Orion: un gruppo di fasci con una bandiera di casapound iniziano a fare i coatti come al solito, a spingere, a imbruttì e tutto il resto. Vengono riempiti di fischi da tutti. Alla terza canzone il gruppo deve fermarsi per incazzarsi con quei pezzi di merda che menano a gente a buffo. E già qui amarezza assurda…riprendono a suonare, chiedendo di lasciare la politica e il resto fuori dalla musica, fanno 5-6 pezzi e sembra andare bene.

Così si legge su Facebook: ma bene non va.

IL PESTAGGIO – Perché il concerto diventa immediatamente un pestaggio: “C’era uno con la faccia coperta di sangue”, dice chi era ieri all’Orion.

A una certa si vede chiaramente un gruppo di 5-6 persone menare un solo ragazzo grevemente (e ovviamente erano quelli lì, li ho visti coi miei occhi) e Ken Casey che è l’uomo più buono e pacifico del mondo si incazza a bestia, sbatte il basso per terra, e stava scendendo insieme al cantante a gonfiarli, con ovviamente la sicurezza che non faceva niente. Qualche minuto di casino e poi viene lanciata una bombola di spray al pepe da quei c*****i infami che fa si che tutti noi usciamo e ovviamente anche i Dropkick incazzati neri lasciano il palco.

Ricostruzione confermata anche da altre voci sui social network.

Stanno per cominciare i Dropkick. Una cinquantina di fasci di CasaPound (infami) si mettono a intonare cori fascisti. Fanno branco. Si buttano nel moshpit. Cercano costantemente la rissa, provocano, spintonano, fanno a manate. La band interrompe il concerto. Poi riprende. Tutto bene per un tre-quattro pezzi, poi i fasci ritornano in massa apposta per fare a botte. Lanciano i lacrimogeni. Concerto interrotto. Casino. I fasci escono. Fuori ci sono due camionette di sbirri in assetto antisommossa

Pare insomma che né la security del locale, né la polizia in antisommossa fuori dal locale sia riuscita a mantenere l’ordine nella serata. Non ci sono annunci ufficiali né commenti da parte di esponenti di CPI.

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