Il capo dei servizi segreti della Siria ha incontrato a gennaio il suo omologo italiano a Roma

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La rivelazione di Le Monde, se confermata, non è una buona notizia perché violerebbe gli atti legislativi dell'UE contro il regime di Assad

Un’inchiesta del giornale francese Le Monde ha rivelato che il capo dei servizi segreti siriani, Ali Mamlouk, si sarebbe recato a Roma nel gennaio scorso per incontrare il direttore dell’Agenzia informazioni e sicurezza esterna (Aise) Alberto Manenti.



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La notizia, che sarebbe confermata da tre fonti di alto profilo ed è stata lanciata già a febbraio dal giornale libanese al-Akhbar, andrebbe contro gli atti legislativi che l’UE ha imposto contro il regime di Bashar al-Assad. Oltre al dittatore siriano, infatti, la lista nera di Bruxelles vede al secondo posto il fratello Maher e subito dopo proprio Ali Mamlouk. L’Alto rappresentante dell’Unione Europea Federica Mogherini ha dichiarato “di non essere stata messa al corrente dei contatti”.

Mamlouk fino ad ora si è sempre recato in Paesi vicini (Egitto, Arabia Saudita, Giordania, Iraq) e la visita in Italia sarebbe la prima in un paese occidentale dopo lo scoppio della guerra civile siriana. Lo spostamento da Damasco a Roma, inoltre, sarebbe avvenuto con un jet privato messo a disposizione dalle autorità italiane.



I motivi di questa missione rimangono sconosciuti. Tra le ipotesi, vista la situazione internazionale che sta procedendo verso una stabilizzazione del regime siriano dopo anni di incognite, c’è sicuramente l’aspetto politico: rompere l’isolamento di Damasco e avviare un processo di normalizzazione con lo scopo di trasformare le vittorie militari di Assad in successi diplomatici.

(Credits foto: Ansa)