Antonio Candreva mette a tacere tutti. E passa dalle parole ai fatti. L’esterno offensivo dell’Inter ha effettuato il versamento per la bambina di Minerbe a cui era stato dato da mangiare del tonno e dei cracker perché i genitori non avevano pagato l’assegno della mensa scolastica. La decisione di portare avanti questo trattamento era stata presa dal sindaco leghista della città in provincia di Verona, Andrea Girardi.
Oggi, è stato lo stesso sindaco a comunicare l’avvenuto versamento da parte del calciatore, che si era offerto di pagare la mensa per la bambina straniera, conquistandosi gli elogi di gran parte di politici e commentatori e tuttavia attirandosi anche qualche critica sovranista estremamente spinta.
Ora, stando alle parole del sindaco, il contributo versato da Antonio Candreva verrà devoluto alla scuola elementare di via Roma a Minerbe. Stando a quanto aveva raccontato nei giorni scorsi il sindaco Andrea Girardi, un buono pasto costa 5 euro e 40 centesimi: in base alla dichiarazione Isee, tuttavia, il Comune rimborsa il 50 o il 40 per cento nei casi più complessi.
Il versamento di Antonio Candreva, dunque, non si è limitato esclusivamente a coprire la spesa della mensa per la ragazzina, ma ha avuto evidentemente una portata più ampia, messa dunque a disposizione delle attività scolastiche. Un gesto encomiabile, che tuttavia non basta a cancellare l’onta a cui è stata sottoposta la ragazzina minorenne dalle istituzioni della propria comunità.