Gad Lerner e il successo del calendario di Mussolini: «Dopo il libro di Vespa, non stupisce»

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L'intervista del giornalista rispetto ai grandi numeri del gadget stampato a Predappio

Polemica lanciata da Gad Lerner sul calendario Mussolini, ma che in realtà abbraccia più il ruolo del giornalismo italiano quando è costretto a fare i conti con il fascismo. L’editorialista che collabora al momento con Il Fatto Quotidiano, infatti, si è dichiarato niente affatto stupito del grande successo del calendario di Benito Mussolini che è stato realizzato dal negozio Ferlandia di Predappio (luogo d’origine del dittatore) e che accompagnerà le giornate di diversi acquirenti nel corso del 2021.



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Calendario Mussolini, la reazione di Gad Lerner

In un’intervista all’AdnKronos, infatti, Gad Lerner ha affermato: «Non c’è alcuno stupore visto che siamo nel Paese in cui il giornalista più potente e radicato nella rete televisiva più diffusa pubblica un libro in cui il titolo è ‘Perché l’Italia amò Mussolini’ e lo presenta coi leader riuniti del centro destra, i quali non hanno rilievo antifascista da muovere».



Il riferimento è chiaramente a Bruno Vespa: si consuma, su questo terreno, una delle battaglie tra giornalisti che hanno fatto la storia del servizio pubblico. Gad Lerner, infatti, non ha apprezzato il grande rilievo mediatico che è stato dato all’ultimo libro di Bruno Vespa, all’interno del quale sono ricostruite alcune vicende legate al partito fascista e analizzate non nell’ottica negativa che solitamente la tradizione storica ha attribuito al periodo.

Gad Lerner, il calendario Mussolini e il libro di Bruno Vespa

La retorica, sottolinea Lerner, del Mussolini ha fatto anche cose buone. Tra l’altro, il giornalista ha anche evidenziato come il libro sia stato presentato da tutti i leader dell’opposizione (l’evento risale a qualche giorno fa) senza alcun riferimento all’antifascismo, quasi con un sottotesto ammiccante rispetto a quanto scritto nel libro e a quanto fatto da Mussolini.



Ovviamente, la ribellione di Gad Lerner – che è stato tra i pochi a dire realmente come la pensa del fatto che uno dei volti più noti in Rai abbia fatto un libro su Mussolini, presentato nella televisione pubblica con ampio risalto – è stata terreno di scontro sui social network. L’argomento, si sa, è polarizzante. Ma per la prima volta qualcuno ha detto realmente le cose come stanno – senza timori reverenziali – sulla pubblicazione del libro di Vespa.