Calcio in Pillole è il nuovo modo di seguire il pallone. In multipiattaforma

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Lo stiamo vedendo in questi giorni con Euro 2020. Sarà ancora più evidente con il restyling del sito

Emilio Rumieri, Antonio Polverino e Nicola Raiano – ovvero i fondatori di Calcio in Pillole – hanno l’aria di chi sta affrontando una sfida importantissima in un mare gigantesco come sa essere quello del giornalismo sportivo. Il loro progetto si appresta a cambiare veste grafica e a incrementare la sua presenza su più piattaforme: l’occasione non può che essere quella di Euro 2020, evento calcistico internazionale e palcoscenico di primo livello per tutti quelli che, direttamente o indirettamente, si occupano di calcio.



«Nasciamo con una pagina Twitter nel 2019, un gioco più che altro – spiegano i ragazzi di Calcio in Pillole a Giornalettismo -. Il nome deriva proprio da una forte identificazione con i social e in modo particolare con Twitter: il nostro acronimo (CIP) corrisponde al verso dell’uccellino icona del social network di Jack Dorsey. L’idea era quella di dare notizie in modo veloce e immediato. Piano piano ci siamo evoluti, abbiamo avuto un buon successo su Twitter e all’idea di ampliarci costruendo una redazione e completando l’iter per diventare testata giornalistica. Ma il nostro sito è già online dal 4 settembre 2020».

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Spieghiamo il progetto di Calcio in Pillole

I numeri del progetto Calcio in Pillole sono assolutamente rilevanti. Il team si avvale di una redazione numerosa e di collaborazioni di primo piano. I risultati arrivano di conseguenza: «Ci interfacciamo con network internazionali, come One Football, o Squid che ci dà la possibilità di fornire notizie anche alle piattaforme di news di Huawai. Del resto, la nostra redazione produce circa 50 contenuti al giorno».

I nuovi social network, non soltanto quelli più “tradizionali” rappresentano il terreno di conquista. L’attività programmata per gli Europei è un assaggio delle potenzialità che Calcio in Pillole vede sui diversi canali distributivi: «Sul piano multimediale, ci focalizziamo principalmente su Twitch, facendo vivere una esperienza di calcio totale al target di pubblico che viene dal mondo del gaming e delle dirette – spiegano i soci fondatori -. Sulla piattaforma abbiamo iniziato con delle dirette e dei format specifici che sono andati in onda al termine della scorsa Serie A. Un esperimento interessante durante gli europei, ad esempio, sarà quella di riprodurre le partite del giorno di Euro 2020 al videogame, con un commento in contemporanea. Dietro Twitch c’è un mondo da esplorare. E del resto non sarà l’unica cosa che abbiamo pensato: seguiremo le partite in diretta con un salotto di ospiti, durante la finale prepareremo un evento in diretta con diversi componenti della nostra redazione e con un po’ di persone che ci hanno già seguito in questi mesi. Una volta a settimana, infine, ci sarà un confronto in diretta con uno show dedicato a fare il punto della competizione».



In cosa questo progetto è diverso dagli altri

Calcio in Pillole punta a essere diverso da tutti gli altri siti che parlano di calcio. L’ambizione è forte, ma la strada sembra essere quella giusta: «Noi diamo un taglio personale alla notizia: vogliamo essere riconoscibili, fornire un’esperienza completa del calcio, vogliamo approfondire la notizia e farla vivere il più possibile attraverso i nuovi canali multimediali. Certo, la notizia rappresenta il fulcro del nostro progetto: bisogna fare in modo che quelle che noi proponiamo siano accurate, senza click baiting, senza approssimazioni o situazioni anomale. Del resto, l’obiettivo sta anche nel nostro nome: ci chiamiamo Calcio in Pillole, anche perché vogliamo proporre una sorta di cura per il mondo dell’informazione sportiva».

L’obiettivo, insomma, è innovare. Calcio in Pillole ha un nuovo portale, una nuova dimensione. Punta a giocare in Serie A: «In sette-otto mesi abbiamo avuto un risultato incredibile e inatteso – concludono i tre fondatori -. Saremo sempre più multipiattaforma e anche l’accordo con Nexilia lo dimostra: entriamo in un network con siti dall’alto valore, non solo nei numeri ma anche nella qualità. Vorremmo sempre distinguerci trattandola nel modo che gli altri non usano. Staremo al passo dell’innovazione tecnologica e cercheremo così di raggiungere un pubblico vasto, sfruttando anche canali innovativi: ci interessano molto, ad esempio, gli NFT. Ci piacerebbe essere davvero ovunque».