Il virologo Burioni: «La lattoferrina non previene né cura il Covid-19»

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Nei giorni scorsi si era sparsa la voce della lattoferrina come possibile cura per il coronavirus. Il virologo Burioni però smentisce

Non vi sarebbe alcuna evidenza clinica sull’utilità della lattoferrina per prevenire o curare il Covid-19. A dirlo, con un post pubblicato su Twitter, è il virologo Roberto Burioni.



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«Ricevo molte richieste in merito, per cui rispondo collettivamente a tutti. Non esiste nessuna evidenza clinica che indichi l’utilità della lattoferrina nel prevenire o curare Covid-19», ha scritto Burioni. «Chi sostiene il contrario, invece di insultarmi, dovrebbe indicare i riferimenti bibliografici che dimostrano questa utilità. Ma non ci sono e non può farlo. Per cui taccia. Amen».

La lattoferrina è una proteina che trasporta il ferro nel sangue, che si può anche assumere in via orale come integratore alimentare. A maggio un lavoro dell’Institute of East West Medicine e dell’Università di Hong Kong, condotto in vitro, sosteneva che avesse effetti immunomodulatori e antinfiammatori unici, rilevanti per le modifiche organiche causate dalle forme gravi di Covid-19. Poi a settembre uno studio condotto dall’università Roma Tor Vergata, in collaborazione con la Sapienza di Roma e l’Università di Padova, sembrerebbe aver dimostrato, sempre in vitro, che la lattoferrina può ridurre i tempi di eliminazione del virus nei soggetti con pochi sintomi o paucisintomatici. «I risultati in vitro – aveva spiegato il direttore dell’Unità di Malattia infettive di Tor Vergata, Massimo Andreoni – evidenziano che il farmaco è stato in grado di bloccare l’attacco del SarsCov2 alle cellule mentre sull’uomo ha ridotto i tempi di eliminazione del virus nei soggetti infetti paucisontomatici». Lo studio è stato condotto su 50 soggetti ed ora «la sperimentazione si allargherà ad un campione più ampio, che comprenderà anche soggetti con sintomi maggiori».