Il Brasile blocca gli account dei fan di Bolsonaro: ma Google e Twitter non ci stanno

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Google e Twitter ritengono eccessivi gli ordini del giudice della Corte brasiliana di rimuovere dal web i profili dei fan di Bolsonaro

Google, responsabile di YouTube, e Twitter hanno affermato che sono “sproporzionati” e possono costituire una “censura preventiva” gli ordini del giudice della Corte suprema brasiliana (Stf), Alexandre de Moraes, di far rimuovere dal web i profili dei sostenitori del presidente brasiliano, Jair Bolsonaro. È quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa.



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Secondo Folhapress, un’importante agenzia di stampa brasiliana, le due ‘big tech’ si sono manifestate nell’inchiesta aperta dalla Stf contro alcuni simpatizzanti del leader di estrema destra, tra cui il cantante Sergio Reis, coinvolto nell’organizzazione dei cortei dello scorso 7 settembre in favore di Bolsonaro e contro la Corte suprema. «Sebbene gli operatori di Twitter abbiano rispettato l’ordine di blocco dell’account indicato da Vostra Eccellenza, Twitter Brasil intende, rispettosamente, che la misura può rivelarsi sproporzionata e può anche essere configurata come un esempio di censura preventiva», ha affermato il social network. Moraes è da settimane protagonista, insieme a Bolsonaro, di una grave crisi istituzionale tra potere esecutivo e potere giudiziario. Per il capo dello Stato – a sua volta indagato per presunte fake news sul sistema elettorale – il giudice starebbe agendo “fuori dalla Costituzione”.



Intanto il ministro della Salute brasiliano Marcelo Queiroga è risultato positivo al Covid nel corso del suo viaggio a New York, al seguito del presidente Jair Bolsonaro, intervenuto all’Assemblea generale dell’Onu. Lo riferisce la Cnn, sottolineando che Queiroga ha incontrato e anche stretto le mani del premier britannico Boris Johnson e del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres. Nelle immagini diffuse anche dal Guardian, né Johnson né il ministro brasiliano portano la mascherina. Queiroga sarebbe stato vaccinato con il vaccino cinese CoronaVac, ma non è chiaro quando è avvenuta la somministrazione. Trascorrerà comunque 14 giorni di quarantena a New York.

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