Botticelle, il regolamento è un passo in avanti: a quando la calendarizzazione?

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Ora manca soltanto l'approvazione del consiglio comunale di Roma

Un altro piccolo passo in avanti verso la loro scomparsa definitiva. La giunta comunale di Roma ha varato il regolamento per le botticelle, le tradizionali «carrozze» romane trainate dai cavalli. Sembra davvero l’ultimo rush finale e poi le associazioni animaliste – che da anni si battono per i diritti dei cavalli della Capitale, costretti a subire la durezza dell’asfalto e la difficoltà di sforzi prolungati in condizioni atmosferiche diverse – potranno esultare.



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BOTTICELLE, L’APPROVAZIONE DEL REGOLAMENTO

Ora, manca soltanto l’ok dell’Aula Giulio Cesare. Poi, le botticelle spariranno definitivamente dalle strade di Roma. «Nessun passo indietro sul regolamento – ha dichiarato l’assessore alla Sostenibilità ambientale, Pinuccia Montanari -: toglieremo i cavalli dalle strade, migliorando sensibilmente il loro benessere. Non vogliamo più assistere a veri e propri episodi di sfruttamento. All’interno dei parchi e delle ville storiche sono stati definiti dei percorsi dolci idonei al transito delle botticelle nel rispetto della normativa vigente e della tutela degli animali».

Il regolamento è il frutto di una approfondita (e lunga) valutazione degli aspetti tecnici del provvedimento. Ma ora è pronto per approdare in consiglio comunale e per diventare finalmente operativo.



BOTTICELLE, IL FUTURO DEI GESTORI

«Ai gestori – ha dichiarato l’assessore alla Città in Movimento, Linda Meleo – si dà la possibilità di dismettere la propria attività trasformandola gratuitamente in una licenza taxi oppure acquisendo una botticella elettrica. Il regolamento non solo tutela gli animali, ma definisce un quadro certo di regole».

Soltanto nella giornata di ieri, le varie associazioni animaliste avevano simbolicamente portato «il carbone» al sindaco di Roma Virginia Raggi, proprio per rimproverarle un ritardo nella calendarizzazione di un provvedimento che era stato ampiamente sponsorizzato in campagna elettorale. L’invito è sempre quello a non abbassare la guardia, per permettere che un regolamento di buon senso possa essere finalmente portato a casa.