Il leghista Borghi dice che Moscovici lo segue su Twitter, ma il commissario europeo lo smentisce pubblicamente

Categorie: Social Network

L'economista del Carroccio la prende con filosofia

Claudio Borghi ha sempre avuto in Twitter un megafono molto importante. Infatti, l’economista della Lega – che in passato è stato uno dei divulgatori più tenaci delle teorie no-euro e che attualmente è presidente della commissione Bilancio alla Camera – ha sviluppato una fanbase davvero imponente, attraverso la quale continua a diffondere le posizioni economiche della Lega, in questa fase in cui il partito è al governo con il Movimento 5 Stelle. Ieri, è andato in scena un simpatico siparietto Borghi-Moscovici.



L’esponente del Carroccio ha affermato sul social network: «Ho parlato con Moscovici, ha detto che mi segue su Twitter». L’affermazione è stata immediatamente contestata dal giornalista de La Stampa Marco Bresolin, che si è preso la briga di spulciare la lista dei quasi 55mila followers di Borghi per giungere alla conclusione che il commissario europeo per gli affari economici e monetari non è tra questi nomi.



Qualche ora dopo, a confermarlo è lo stesso Pierre Moscovici che, attraverso il suo account Twitter verificato, è intervenuto nella discussione: «Non sono un follower di Borghi – ha detto Moscovici -, gli ho semplicemente ricordato una dichiarazione che lui stesso aveva fatto su Twitter, con la quale sono in disaccordo: cambiare l’Europa o abbandonarla. Per riformare l’Europa, al contrario, bisogna impegnarvisi».

Lo stesso Claudio Borghi ha poi tentato un nuovo approccio con lo stesso Moscovici, unendo il francese e l’inglese in uno stesso tweet. La traduzione suona più o meno così: «Salve, Moscovici! Mi ha detto che mi legge su Twitter e ho pensato che mi seguisse. Ci provi a farlo: è più facile leggere cosa scrivo se mi segue».

Lo scambio di battute sui social network, tuttavia, al momento si è fermato qui. Ma ha fatto sorridere la comunità degli economisti di Twitter, nota per gli scambi al vetriolo tra il team Borghi-Bagnai-Rinaldi e quello che fa capo a Riccardo Puglisi.