Il blogger ucraino di Bucha spiega: «Il mio video è stato tagliato e usato per minimizzare»

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In un successivo video pubblicato sul suo canale YouTube, il food-blogger @gratedpie ha spiegato cosa si era diffuso nei giorni precedenti

Si sa bene che, in un contesto bellico, la propaganda rappresenta un limite importante nella sua narrazione. Per questo motivo muoversi al suo interno non è affatto semplice. A volte, si rischia anche di vedere le proprie parole finire in una sorta di spirale di opinioni che non coincidono con il loro senso iniziale. È quanto accaduto a Volodymyr Sklyarov, un food-blogger di Bucha, autore del canale YouTube @gratedpie. Un video da lui realizzato sarebbe stato estrapolato dal giornalista russo Solovyov che, dunque, lo avrebbe utilizzato per spiegare come a Bucha l’esercito del Cremlino si fosse comportato correttamente. Si tratta di un video che viene citato spesso, in chiave filo-russa, per raccontare i fatti di Bucha: lo si utilizza in combinazione con diverse altre fonti. Il video del sindaco di Bucha, ad esempio, che il 31 marzo annuncia la liberazione della città senza citare il massacro o il video postato il 2 aprile dalla polizia ucraina entrata per bonificare la zona che, però, non si sofferma sull’area dove sono stati ritrovati i cadaveri dei civili, né sulla parte della fossa comune davanti all’edificio sacro. Nel pomeriggio del 4 aprile, il blogger è intervenuto con un nuovo video per chiarire il contesto delle sue parole.



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Blogger ucraino spiega il senso delle sue parole su Bucha



In questo video, il blogger spiega di aver fatto un video che è stato tagliato e poi riproposto nella sua short-version da Solovyov, che è molto seguito in tutto il mondo per il suo punto di vista filo-russo. Per questo ha iniziato a ricevere tante visite ai suoi canali e tanti messaggi. Il video, però, è stato tagliato rispetto al suo originale e questi tagli lo avrebbero trasformato in un video pro-Russia, contro le sue stesse intenzioni.

Da qui, il blogger inizia a dare alcune testimonianze su quello che ha visto a Bucha: i russi che si sarebbero nascosti nelle case private della gente, di come lui ha visto morti trasportati con i carrelli della spesa e per strada. Tuttavia, quello che il blogger ha visto è avvenuto prima del 10 marzo, giorno in cui è andato via dalla città. Alcune fonti americane sostengono che alcuni cadaveri di Bucha risalgano proprio a quell’altezza cronologica, individuando – dunque – un punto comune (su cui saranno ovviamente fatte opportune verifiche) a proposito della cronologia dei fatti di Bucha.



Nel video, dice di aver visto alcuni militari russi che hanno prima torturato e poi vestito un ragazzo con la loro divisa e l’hanno messo a tiro dei cecchini ucraini in modo da poterli localizzare. Alla fine, il blogger “ringrazia” – con intento polemico – Solovyov che ha repostato un suo video, seppur tagliato, perché adesso più persone potranno vedere i suoi video e capiranno cosa sta accadendo veramente.