Bija, al secolo Abd al-Rahman Milad, è stato intervistato da Francesca Mannocchi di Propaganda Live. Si tratta di un uomo che è al centro di una vera e propria inchiesta internazionale portata avanti da Avvenire, grazie al lavoro di Nello Scavo. Per la prima volta, ora, Bija parlerà anche in video con una televisione italiana.
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Bija è l’ex capo della guardia costiera di Zawhia. In questo ruolo sarebbe venuto in Italia, sia a Mineo sia a Pozzallo, per trattare con funzionari italiani del Viminale. Ma le sue frequentazioni in patria sono molto sospette. Non è un caso se tanti migranti arrivati in Italia lo hanno additato come una sorta di esponente della ‘mafia in Libia’.
Da questo è partita l’inchiesta di Avvenire, che si chiede come sia possibile che una personalità di questo tipo sia stata invitata dalle autorità italiane a sedere a un tavolo delle trattative. In seguito a queste indagini, Bija ha palesemente minacciato Nello Scavo, giornalista di Avvenire, dicendo che avrebbe preso provvedimenti contro di lui.
Ora Francesca Mannocchi per Propaganda Live ha provato a capire qualcosa in più sia sulla personalità di Abdul Rahman, sia sul suo ruolo in Italia. Il risultato è stato questa intervista in cui, dai pochi estratti che Propaganda ha pubblicato fino a questo momento, emerge già un dettaglio inquietante. Bija è venuto in Italia con le carte in regola e con visto e documenti dell’ambasciata italiana in Libia.
«Sono partito con un visto regolare e ho fatto l’intervista all’ambasciata italiana – ha detto Bija a Francesca Mannocchi -, presso l’ufficio di rappresentanza a Tripoli, al dodicesimo piano. Sono andato e ho fatto la mia richiesta, le fotografie necessarie e tutto il resto. Tutti sapevano che Abdul Rahman sarebbe andato in Italia».
In più ha aggiunto di aver partecipato a incontri con rappresentanti del ministero della Giustizia, della Croce Rossa, dei centri di accoglienza e dell’operazione Sophia. Infine, afferma di essere stato anche nella sede del ministero dell’Interno, al Viminale. A quel punto Francesca Mannocchi gli chiede se ha incontrato Marco Minniti: «Sono stato al Viminale, ma non ricordo di Minniti. Non chiedermi i nomi di quelli che ho incontrato, perché non me li ricordo».