Meloni, Salvini, Di Maio e Borgonzoni denunciati per le loro parole sul caso Bibbiano

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L'esposto alla Corte di Strasburgo da parte di uno degli assistenti sociali ai domiciliari per il caso degli affidamenti illeciti

Il sistema giudiziario italiano sottolinea come una persona possa essere considerata colpevole di aver commesso un reato (di qualsiasi sorta) solo al termine di un regolare processo e dopo tutti i gradi di giudizio. Sul caso Bibbiano – dove la magistratura prosegue le sue indagini per gli affidamenti illeciti in alcuni comuni della Val d’Enza – sono state dette tante parole. Troppe. Soprattutto dalla politica che, invece di collaborare e mantenere il giusto atteggiamento su questa delicata vicenda, ha voluto fare propaganda politica. Ora, però, per alcuni di loro arriva la denuncia.



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L’esposto alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo è stato presentato dai legali di Francesco Monopoli, uno degli assistenti sociali che, per il cosiddetto caso Bibbiano – o, per meglio dire, per l’inchiesta ‘Angeli e Demoni’ -, si trova agli arresti domiciliari. E nel mirino della denuncia presentata dal 35enne ci sono politici di spicco e rappresentanti del vecchio e del nuovo governo. I nomi più roboanti sono quelli di Giorgia Meloni, Matteo Salvini, Lucia Borgonzoni e Luigi Di Maio.



Il caso Bibbiano e i politici denunciati

«Secondo la consolidata giurisprudenza della Corte – si legge nel ricorso presentato dal legale di Francesco Monopoli alla Corte di Strasburgo -, il principio di innocenza si estrinseca anche nel divieto per le autorità di rilasciare dichiarazioni pubbliche da cui emerga un anticipato giudizio di colpevolezza . Le affermazioni rese all’inizio del procedimento sono potenzialmente le più lesive, perché inducono l’opinione pubblica a credere nella colpevolezza dell’indagato/imputato, e possono pregiudicare la valutazione degli organi giudicanti».

Da Meloni a Salvini, passando per Borgonzoni e Di Maio

Nel mirino, dunque, ci sono Lucia Borgonzoni (candidata della Lega alla Regione Emilia Romagna) per alcune esternazioni pubbliche che affibbiavano le stimmate della colpevolezza a chi, per il momento, è ancora solamente indagato. Per gli stessi motivi sono stati denunciati anche Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Luigi Di Maio che, attraverso alcune dichiarazioni pubbliche o post social, avevano mantenuto lo stesso atteggiamento di Borgonzoni. Gli altri politici citati nell’esposto alla Cedu sono la vicepresidente della Camera pentastellata Maria Edera Spadoni, il consigliere regionale del Carroccio Gabriele Delmonte e la deputata di Forza Italia Benedetta Fiorini.



(foto di copertina: ANSA/GIUSEPPE LAMI + ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI + ANSA/MASSIMO PERCOSSI)