“Bersani ha un miliardo”

Le prime pagine di oggi, giovedì 9 febbraio



Libero apre sui patrimoni custoditi dai partiti. L’indice è puntato contro il Partito Democratico. “Bersani ha un miliardo”, è il titolo del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro. Che poi spiega: “Il Pd e i partiti da cui discende hanno un patrimonio immobiliare sbalorditivo: migliaia di case e di terreni. Sono i più ricchi ma non sono i soli: manteniamo la bellezza di 67 formazioni politiche”. Racconta Franco Bechis: “Forse non lo sanno nemmeno loro, ma al catasto non hanno dubbi. La più grande immobiliare di Italia è quella della politica. E il palazzinaro per eccellenza di Palazzo è Pierluigi Bersani. Incrociando come dovrebbe Attilio Befera i dati dei registri delle Camere di commercio con quelli di Sister dell’Agenzia del Territorio, Libero è stato in grado di disegnare la prima vera e completa mappa immobiliare della politica italiana”. In prima pagina finisce anche il caso Crozza e le battute copiate dal web. In alto Libero annuncia di sapere la verità sui 26 milioni scomparsi da Alleanza Nazionale di cui ha dato notizia ieri il Fatto Quotidiano.





Il Giornale si occupa di articolo 18 raccontando il caso di un lavoratore licenziato e poi reintegrato. Per il quotidiano della famiglia Berlusconi si tratta di “truffa”. Lo annuncia a chiare lettere il titolo in prima pagina. “Un’azienda licenzia l’operaio che in malattia era a manifestare. Ma il giudice lo reintegra La Lombardia anticipa la riforma del lavoro: flessiblità e buonuscita garantita”, aggiunge il sommario. Racconta la storia Vittorio Feltri: “poi dicono che abolire l’articolo diciotto sarebbe un’ingiustizia, un attacco alla classe operaia. Sentite questa. Tale Damiano Piccione, 32anni, manutentore di Itinera, azienda torinese di costruzioni stradali, nel settembre del 2010 si ammala e presenta regolare certificato medico. Si assenta dal lavoro, ma non rinuncia a partecipare ad una manifestazione a Milano, in piazza Castello, della quale poi si occuparono le cronache, perché nella circostanza fu contestato duramente Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl. Il volto di Piccione venne inquadrato in un servizio televisivo e riconosciuto dalla ditta di cui era dipendente. La quale ditta, constatato che lui, nonostante fosse in malattia, era nel capoluogo lombardo a fare casino, lo licenziò invocando la giusta musa. Che, a primavista, più giusta di così si muore. Ma questa è un’opinione di noi comuni mortali, gente che applica i principi del senso comune nell’interpretare i fatti della vita.Viceversa, il Tribunale del lavoro di Torino, esaminata la causa intentata da Piccione all’azienda, ha emesso una sentenza che lascia basiti: l’operaio va reintegrato”. Altre notizie: Giuseppe De Bellis parla del “suicidio della destra americana” e dei “Repubblicani spaccati”. Gian Marco Ciocchi e Patricia Tagliaferri, intanto, dicono di chiedere a Fini per chiarire la vicenda dei 26 milioni scomparsi dalle casse di Alleanza Nazionale.

Il Corriere mette l’accento sui provvedimenti del governo per tenere in ordine i conti pubblici. “Spese e regali, i tagli di Monti”, titola il quotidiano di via Solferino. Poi fornisce qualche dettaglio: “Il premier fa calare la scure sulle spese di rappresentanza: niente regali superiori a 150 euro, niente convegni, celebrazioni solo in casi eccezionali e comunque solo di sabato. Tagli anche per la Difesa: meno soldati e armamenti”. A centro pagina si parla delle primarie dei repubblicani americani: “Romney non convince”, fa sapere il giornale diretto da Ferruccio de Bortoli. Mentre Santorum “infiamma la destra”. Il conservatore che piace al Tea Party ha trionfato in tre stati Missouri, Minnesota e Colorado.

Mentre il Corriere sottolinea il rigore finanziario imposto da Monti, Repubblica sottolinea le difficoltà degli italiani per i nuovi “super rincari”, in particolare quello sulla benzina, dovuti all’emergenza maltempo. “Nei mercati aumenti fino al 200 percento”, spiega il quotidiano diretto da Ezio Mauro. Intanto, è nuovo allarme per la neve, prevista in abbondanza per domani. Per quanto riguarda gli esteri alle primarie repubblicane americane Repubblica preferisce la delicata questione siriana. “La strage continua”, fa sapere. Gli Usa sono “pronti ad intervenire” per fermare l’escalation di violenza del dittatore Bashar al Assad.

La Stampa ha intervistato Obama. Il presidente americano ha speso parole di elogio per il nostro Paese per la sua capacità di uscire dalla crisi dei suoi conti pubblici. “L’Italia fa passi impressionanti”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca. Per Obama Monti sta modernizzando l’economia e bisogna andare avanti su deficit e crescita. Quattro le dichiarazioni chiave di Obama sottolineate dal quotidiano di Torino. “Gli SUa hanno un enorme interesse nel successo dell’euro”. “L’Europa ha un ruolo da giocare nel sostegno alla primavera araba”. “E’ vitale il ruolo delle forze armate del vostro paese in Afghanistan”. “La Nato deve avere le capacità necessarie per le sfide del nostro tempo”.

Il Fatto Quotidiano teme che la riforma elettorale sia un escamotage dei segretari per influire di più nella selezione di deputati e senatori. “Tutto il potere a loro”, è il titolo di apertura del giornale diretto da Antonio Padellaro. Il Fatto avverte: “Sbarramento elettorale al 10 percento? Se passa, Berlusconi, Bersani e Casini diventeranno i padroni del Parlamento. Di Pietro al Fatto: Allora lista civica con Sel, Prc e nuovi sindaci”.

“Missione tagli”, titola invece l’Unità. Il riferimento è all’austerity di Monti e alle minori spese militari. La foto che invade la prima pagina è quella di un F35. In altro il quotidiano di Claudio Sardo sottolinea le difficoltà nelle trattative sulla nuova legge elettorale. La Lega minaccia la rottura dell’alleanza con il Pdl.

Il Sole 24 Ore parla delle “ultime trattative per salvare Atene”. Il negoziato è “alle battute finali”, racconta il quotidiano di Confindustria. Sul tavolo ci sono 3,3 miliardi di tagli di spesa per il 2012. Si incontrano Bce e vertici delle grandi banche Ue. Il nostro spread, intanto, è sceso a quota 360.

Il Wall Street Journal sottolinea come il successo di Santorum in alcuni stati abbia rallentato la corsa di Romney verso la candidatura repubblicana.

“La Libia vacilla sotto il peso delle milizie”, titola l’International Herald Tribune.

In prima pagina su le Figaro c’è la stretta di mano tra i due principali candidati alla Presidenza della Repubblica francese Nicolas Sarkozy e Francois Holland.