A leggere il dato pubblicato sul blog di Beppe Grillo, in molti – compreso il ministro dell’Interno Matteo Salvini – sobbalzeranno dalla sedia: tra 50 anni la metà dei bambini presenti sul pianeta Terra sarà africano. Secondo il comico genovese, e garante del Movimento 5 Stelle – la questione si basa tutta sull’età media dei cittadini dei vari continenti: in Africa è di 18 anni, mentre in Europa si è ‘molto più vecchi con oltre 42 primavere sulle spalle. E per questo, secondo Grillo, non ha senso la lotta all’immigrazione portata avanti in Italia dal leader della Lega. Già in passato si era reso protagonista di un ‘attacco’ ironico a Salvini.
«Il mondo è in costante mutamento, ma anche in costante invecchiamento e alcuni recenti dati rivelano che c’è qualcosa di preoccupante – scrive Beppe Grillo nel suo blog -. L’invecchiamento europeo e nordamericano rispetto al resto del mondo. Uno dei dati più significativi è l’età media del continente africano, solo 18 anni». Un numero noto fin dai rilievi portati avanti prima nel 2013 e poi nel 2015, confermato anche dai recenti studi demografici. Ovviamente questo dato è viziato, purtroppo, da un alto tasso di mortalità nel continente africano, dove la morte sopraggiunge a un’età molto meno alta rispetto a quanto accade nel resto del Mondo.
Per Beppe Grillo, però, la lotta all’immigrazione perde il proprio senso andando ad analizzare proprio questi numeri, che parlando di un futuro destinato a partire proprio dal continente africano. «Le previsioni ci dicono che entro 50 anni la metà dei bambini di tutto il Mondo (di età compresa tra 0 e 4 anni) si troverà nell’Africa sub-sahariana». Questo dato è molto verosimile e trova conferma nelle previsioni demografiche per il futuro più prossimo.
«Capiamo da questi dati che la lotta all’immigrazione è, possiamo dire, senza senso – scrive ancora Beppe Grillo sul suo blog -. Le nostre regole economiche prevedono cicli lavorativi proprio in base all’età». Il comico analizza le prospettive future di un modo che deve, per esigenza e contingenza, forgiarsi sui giovani e, per questo motivo, il dato anagrafico e le previsioni demografiche non possono essere sottovalutate.
(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)