Non è il periodo di massimo successo di Beppe Grillo, almeno nei consensi dal punto di vista politico. E così, dopo le polemiche che hanno visto protagonista lo stesso comico genovese contro il quesito sulla piattaforma Rousseau per indicare la linea politica del Movimento 5 Stelle sul caso Diciotti e il processo a Matteo Salvini, alcuni ex attivisti M5S si sono ritrovati fuori dal Teatro Brancaccio di Roma – dove è in scena lo spettacolo di Grillo – per manifestare il loro dissenso contro il Movimento e contro lo stesso garante.
«Ci avete tradito, Beppe Grillo si dimetta da Garante», recitano alcuni cartelli tra le mani dei contestatori fuori dal Teatro Brancaccio. A guidare la protesta Francesca Benevento, consigliera del Municipio XII di Roma e che fa riferimento all’associazione del M5S del 2009, in modo da ricordare i veri valori che hanno portato all’origine del Movimento: «Hanno tradito i nostri valori per le poltrone, sono diventati dei portavoce di Salvini». L’accusa è di quelle forti e provengono dalla costola originari dei Cinque Stelle.
«Noi siamo gli attivisti del M5s del 2009 – spiega uno dei manifestanti fuori dal Teatro Brancaccio -. Stiamo protestando con Beppe Grillo perché deve prendere posizione sul fatto che il M5s si sta facendo vampirizzare da un politico come Salvini che è agli antipodi dei valori del Movimento». La maggioranza, per i grillini della prima ora, non può dunque esistere, specialmente se ci si fa fagocitare dalla Lega.
«No Casaleggio, No Di Maio dal M5», recita un cartello mentre un’altra attivista, su un foglio, esprime il proprio dissenso sul voto online sul caso Diciotti: «Rousseau-Trouffeau». A pochi metri, davanti all’ingresso, due attivisti questa volta fedeli alla linea di Luigi Di Maio espongono la bandiera del M5S: «Abbiamo salvato il governo dal pericolo che in Italia torni Berlusconi».
(foto di copertina: ANSA/MASSIMO PERCOSSI)