Gli australiani hanno consegnato 57mila armi detenute illegalmente

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È l'effetto di un'amnistia

In Australia oltre 57mila armi detenute illegalmente sono state consegnate alle autorità durante l’amnistia annunciata dal governo l’anno scorso e durata tre mesi, fino a settembre. Tra le armi consegnate c’erano anche un lanciarazzi e numerose mitragliatrici, la prima a livello nazionale dal 1996. L’amnistia ha permesso ai possessori di armi di consegnarle senza incorrere in alcuna penale, cosa che non succedeva dalla strage della Tasmania, avvenuta appunto 22 anni fa, in cui uno squilibrato uccise 35 persone. Il governo ha precisato che durante l’amnistia sono state consegnate 57.324 armi, incluse quasi 2.500 automatiche e semi automatiche.



In Australia con un’amnistia consegnate 57mila armi detenute illegalmente

Delle armi consegnate circa un terzo sono state distrutte e il resto registrate e restituite ai proprietari, o passate a commercianti autorizzati per essere rivendute. La sanatoria è stata in vigore dal primo luglio al 30 settembre 2017, con una media di 630 armi da fuoco consegnate al giorno. Secondo le stime ne restano circa 260 mila non registrate. Nel presentare il rapporto il ministro per l’applicazione della legge Angus Taylor ha detto che è «di importanza vitale che l’Australia mantenga le sue leggi sul controllo delle armi». «Queste armi non sono più nel ‘mercato grigio’, che si riferisce a armi che non sono registrate ma non sono in mano a criminali. «È di importanza critica rimuoverle dal mercato grigio, in modo che non finiscano nel mercato nero. Ora sappiamo che non finiranno nelle mani sbagliate. Sappiamo che ogni transazione può essere seguite. Sappiamo di avere delle leggi sulle armi da fuoco fra le migliori al mondo», ha aggiunto Keenan.

(Immagine di un sequestro di armi in Italia da archivio Ansa)