Una proposta di fact checking tra aumento dei contagi ed elezioni

Categorie: Fact Checking

L'analisi sui numeri della pandemia dopo le parole del Presidente della Repubblica

Prendendo spunto dalla dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, abbiamo confrontato i dati dell’evoluzione della pandemia e le date in cui in diversi Paesi si è andati al voto per eleggere un nuovo Presidente, un nuovo Parlamento o nuove amministrazioni locali. Ovviamente il tutto dovrà considerare alcuni fattori indispensabili per la contestualizzazione del momento e, premettiamo, trovare una correlazione sull’aumento contagi dopo elezioni è un qualcosa che deve tenere conto della determinata fase (o ondata) in cui si sono svolte le tornate elettorali.



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Prima di tutto, però, riportiamo le parole pronunciate da Sergio Mattarella nella serata di martedì 2 febbraio: «Ci troviamo nel pieno della pandemia. Il contagio del virus è diffuso e allarmante e se ne temono nuove ondate nelle sue varianti. Va ricordato che le elezioni non consistono soltanto nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti per formare e presentare le candidature. Inoltre la successiva campagna elettorale richiede inevitabilmente tanti incontri affollati, assemblee e comizi.  Nel ritmo frenetico elettorale è pressoché impossibile che si svolgano con i necessari distanziamenti. In altri Paesi in cui si è votato, obbligatoriamente, perché erano scadute le legislature dei Parlamenti o i mandati dei Presidenti, si è verificato un grave aumento dei contagi. Questo fa riflettere, pensando alle tante vittime che purtroppo continuiamo ogni giorno, anche oggi, a registrare». Questo è l’elenco dei motivi che hanno portato il Capo dello Stato – come previsto nelle sue funzioni – a non sciogliere le Camere, indire elezioni anticipate. Per questo sarà dato – dopo un colloquio al Quirinale – un incarico all’ex Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi per l’istituzione di un governo tecnico (e non politico).



Aumento contagi dopo elezioni, metodologia di analisi

Fatta questa doverosa premessa, andiamo a parlare della metodologia di analisi utilizzata per realizzare questo lavoro di fact checking sull’aumento contagi dopo elezioni. Prima di tutto abbiamo preso in considerazione determinati periodi nel corso dello scorso anno (ma in Portogallo si è votato il 24 gennaio 2021) in cui 12 Paesi hanno svolto la propria tornata elettorale (Francia, Slovacchia, Serbia, Croazia, Polonia, Macedonia del Nord, Bielorussia, Montenegro, Lituania, Moldavia, Portogallo e Stati Uniti). Abbiamo individuato le date a ridosso (prima e dopo, del voto) e, poi, si è proceduto con un confronto con i dati della pandemia in questi Stati. Le fonti di questi numeri sono il sito ufficiale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (per quel che riguarda i grafici) e il portale StatisticheCoronavirus (per quel che riguarda le tabelle con i dati aggiornati ogni 24 ore).

Aumento contagi dopo elezioni, il confronto tra date e dati

Il tutto, ovviamente, deve esser contestualizzato: moltissimi Stati, infatti, hanno richiamato al voto i propri cittadini (per via delle scadenze di mandato) in una fase ben precisa dell’evoluzione della pandemia. In estate, come noto, si era conclusa la prima ondata e il Covid sembrava essersi avviato verso un triste ma non più pericoloso ricordo. Poi, però, con il ritorno alla quotidianità, il livello dei contagi (e di tutti gli altri numeri correlati, in particolare quello dei decessi) è aumentato e la seconda ondata (già prevista dagli esperti di tutto il Mondo) è diventata un’ancor più grave realtà che ancora viviamo sulla nostra pelle.



Francia, elezioni municipali del 15/03 e del 28/06

Partiamo dai nostri vicini della Francia. Lì ci sono state (tra marzo e giugno) le elezioni municipali (quindi con un minor afflusso di cittadini alle urne). E questi sono i dati.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di marzo in Francia.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di fine giugno in Francia.

Slovacchia, elezioni del 29/02

Il secondo Paese oggetto della nostra analisi è la Slovacchia. Occorre sottolineare, però, come questi numeri siano condizionati dalla data: le elezioni, infatti, si sono svolte il 29 febbraio del 2020, quando la pandemia era già conclamata, ma il sistema di monitoraggio (a livello mondiale) era ancora carente.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di fine febbraio in Slovacchia.

Serbia, elezioni del 26/06

In Serbia si è votato alla fine del mese di giugno. In questo caso, come si vede dal grafico, la prima ondata stava volgendo al termine con l’avvento dell’estate.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di fine giugno in Serbia.

Croazia, elezioni del 05/07

Anche in Croazia si è votato alla fine della prima ondata e nel bel mezzo della stagione estiva.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di inizio luglio in Croazia.

Polonia, elezioni del 12/07

Il discorso fatto per Croazia e Serbia vale anche per la Polonia, andata al voto a metà luglio.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di metà luglio in Polonia.

Macedonia del Nord, elezioni del 15/07

Discorso analogo anche per quel che riguarda la Macedonia del Nord.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di metà luglio in Macedonia del Nord.

Bielorussia, elezioni del 09/08

Da luglio passiamo agli inizi di agosto, quando i cittadini della Bielorussia sono stati chiamati al voto.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di inizio agosto in Bielorussia.

Montenegro, elezioni del 30/08

Alla fine del mese di agosto, invece, al voto è andato il Montenegro.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di fine agosto in Montenegro.

Lituania, elezioni 11 e 25/10

A settembre nessun voto, ma il mese successivo i cittadini lituani sono stati chiamati al voto per due volte (doppia tornata).

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di ottobre in Lituania.

Moldavia, elezioni del 15/11

A metà novembre, invece, si sono tenute le elezioni in Moldavia.

Questi i numeri dei 15 giorni successivi alla tornata elettorale di metà novembre in Moldavia.

Portogallo, elezioni del 24/01/2021

Il Portogallo è stato il primo grande Paese europeo ad andare al voto. In questo caso i dati sono farraginosi per via della prossimità con le votazioni che si sono0 svolte poco più di una settimana fa e non permettono di procedere a un raffronto tangibile su un reale impatto dell’aumento contagi dopo elezioni.

Questi i numeri dei 10 giorni successivi alla tornata elettorale di fine gennaio in Portogallo.

Il caso Stati Uniti e le Presidenziali del 5/11

Nel discorso generale per affrontare il tema dell’aumento contagi dopo elezioni, occorre analizzare anche i numeri arrivati dagli Stati Uniti nel periodo pre e post-elettorale di inizio novambre.

Questi i numeri dei giorni successivi alla tornata elettorale di inizio novembre negli Stati Uniti.

L’Italia dopo le elezioni Regionali di settembre

Nella nostra analisi non possiamo non prendere in considerazione le elezioni Regionali che si sono tenute nel nostro Paese nel mese di settembre 2020 (quindi escludendo quelle di fine gennaio 2020). Al voto furono chiamati i cittadini di Toscana, Veneto, Campania, Liguria, Valle D’Aosta, Puglia e Marche.

Aumento contagi dopo elezioni: Conclusioni

Questi sono i numeri. Ricordiamo che, come sottolineato nell’introduzione, questa analisi non segue criteri scientifici ma si basa solamente sui dati e sulle date per cercare di individuare una possibile relazione di causa/effetto sull’aumento contagi dopo elezioni. In alcuni Paesi, come gli Stati Uniti, i numeri sono cresciuti durante la campagna elettorale e nel periodo immediatamente successivo alle elezioni. In altri, invece, la crescita non è stata esponenziale (ma qui potrebbe influire anche il periodo dell’anno in cui sono avvenute le votazioni). In Italia, invece, abbiamo notato come dopo il voto delle Regionali, ci sia stata l’impennata. Anche in questo caso, però, non è attribuibile al 100% alle elezioni, visto che poco dopo si è scatenata la cosiddetta seconda ondata.

(foto di copertina: foto IPP/spgr/Paolo Giandotti)