L’Assemblea PD approva lo slittamento dell’elezione del nuovo segretario, fischi in platea

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Un boato di "no" ha accolto la proposta del presidente Orfini

Il presidente del PD Matteo Orfini ha proposto e ottenuto la modifica dell’ordine del giorno con cui si sarebbero dovute ratificare le dimissioni del segretario uscente Matteo Renzi. La maggioranza ha espresso parere favorevole con 397 voti a favore, 221 contrari e 6 astenuti.



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I delegati presenti all’Assemblea, in corso all’Hotel Ergife a Roma, hanno accolto con fischi e “no” la decisione.

Ecco l’intervento di Orfini: “Questa è un’assemblea straordinaria convocata per ratificare le dimissioni di Matteo Renzi. Molti hanno chiesto di cambiare l’odg di oggi, vista la formazione di un nuovo governo. Siamo qui a proporvi all’unanimità come ufficio di presidenza di cambiare l’ordine del giorno“. Ha poi proseguito commentando i fischi in sala: “Visto che non siamo come gli altri e questa è un’assemblea delicata, vi prego di mantenere un certo comportamento. Chi fischia va fuori”.



La formazione del nuovo governo ha avuto la precedenza sui conti interni in casa PD. Molto probabilmente verrà convocata un’altra Assemblea a luglio. Renzi ha rinunciato a parlare lasciando il palco al segretario reggente Maurizio Martina.

Il contratto di M5S-Lega è un contratto di destra, altro che politiche di sinistra – ha dichiarato Martina – vi ringrazio per la vostra presenza qui, ora è il momento di far fronte alle sfide politiche e a quelle del lavoro, come ci testimoniano le recenti morti bianche“.

Grazie a Enrico Letta, a Matteo Renzi, a Paolo Gentiloni per aver condotto il Paese con serietà, autorevolezza, competenza. Che differenza con quello che stiamo vedendo in queste ore! Grazie a tutti parlamentari del Pd“, ha proseguito il segretario reggente.
(Foto credits: Ansa)